Demme a Napoli, un tifoso aggiunto:
«Il carisma che aspettavamo»

Demme a Napoli, un tifoso aggiunto: «Il carisma che aspettavamo»
di Delia Paciello
Giovedì 9 Gennaio 2020, 19:27
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Demme sembra l’uomo perfetto per il Napoli. Diego è il suo nome, scelto in onore del veneratissimo Maradona: papà Enzo, calabrese come Gattuso, non avrebbe potuto fare diversamente data la sua grande passione per i colori azzurri. Nato a Herford da mamma tedesca il 21 novembre di 28 anni fa, ma Diego a due anni e mezzo già sapeva tirare con entrambi i piedi e a stoppare di petto, come ha raccontato in una recente intervista. Un amore per il calcio ereditato e accresciuto nel tempo, fino ad oggi quando il centrocampista italo-tedesco sembra aver realizzato un grande sogno: quello di giocare in Italia, una terra che ama, proprio nella squadra del suo grande idolo e alla corte di un allenatore che stima oltre misura per la grinta e la determinazione che metteva in campo da giocatore.

Una grinta che appartiene anche a Diego, che col suo fisico esile e una statura di 170 cm pare possa coprire perfettamente il ruolo di vertice basso richiesto dal tecnico. Destro naturale, ma capace di usare bene anche l’altro piede, buona tecnica individuale e la tenacia di un mastino napoletano in mezzo al campo, di uno che non molla mai la presa. Può giocare anche da mezzala e da terzino destro, come già accaduto ben 13 volte nelle ultime stagioni fra Lipsia e Paderborn: un vero e proprio affare per il club di De Laurentiis, che è riuscito a strapparlo al Lipsia, di cui era capitano, per una cifra vicina ai 13 milioni di euro. Valutato forse anche il doppio, il suo carattere da leader e la sua forza mentale e atletica potrebbero far bene e anzi capitare a pennello per la sperata risalita del Napoli peggiore degli ultimi anni.

Un tifoso aggiunto, uno che Napoli ce l’ha nel cuore: una città in cui è venuto spesso anche da turista, tanto che a Ercolano c’è un fan club a suo nome. Liberato lo avrebbe fondato in tempi non sospetti, nel 2013, dopo aver conosciuto il calciatore in Germania quando vestiva la maglia del Paterborn, subito dopo una partita col Borussia Bortmund. E proprio per la voglia di Diego di visitare Napoli è nata questa amicizia. Un segno del destino probabilmente, e ad Ercolano in tanti sono curiosi: «Pare che il bisnonno dei Diego da parte paterna sia nato proprio qui», fa sapere Giovanni Paracuollo del Napoli Club di Ercolano. «Noi siamo pronti a dargli il benvenuto, augurandogli una splendida carriera in maglia azzurra e questa notizia sulla possibile origine ercolanese che stiamo verificando ci rende ancora più orgogliosi di ritrovarlo nella nostra squadra del cuore. Gioia che avremmo comunque per il legame che sente con l’azzurro».

E infatti la scorsa estate il calciatore chiese al collega Kimmich la maglia del Napoli dopo la sfida di Audi Cup, e gli fu recapitata immediatamente: «Un onore sapere che il suo sogno era vestire questa maglia e giocare in una piazza come questa, nello stadio dove ha giocato il dio del calcio», esclamano i suoi sostenitori di Ercolano. E inoltre pare abbia chiaramente espresso di sentirsi più italiano che tedesco e aver apprezzato l’interessamento di Ventura, nonostante la sua unica presenza con la nazionale tedesca, il 10 giugno 2017 quando subentrò a Draxler negli ultimi minuti contro San Marino convincendo il Ct a portarlo con sé in Russia. E nel suo palmares c’è anche la medaglia ottenuta in Confederations Cup senza aver però giocato.

Ma oltre al suo amore per Napoli e per il Napoli, Demme ha sicuramente il carattere giusto per il momento storico del club: lui fu quello che pur di segnare il suo primo gol in Bundes non si preoccupò di perdere un dente. Proprio così, perché nell’aprile del 2017, alla prima stagione in A del Lipsia, non ebbe paura a lanciarsi di testa su assist di Werner per buttare la palla in rete e far brillare ancora di più la sua squadra nel 4 a 0 rifilato al Friburgo, anche a costo di ricevere una scarpata in pieno viso da Ignjovski e dire così addio al suo incisivo. Ma certamente i napoletani avranno modo di apprezzare il suo sorriso reso ancora più simpatico da questa giusta causa.

Non è di certo uno che si arrende facilmente: nel suo curriculum la difficile scelta fatta nel gennaio 2014, quando decise di lasciare il Paderborn in lotta per salire in Bundesliga, per sposare il progetto Lipsia, scendendo così di categoria (più o meno nella nostra Serie C). Una scelta difficile, da uno che ama le sfide. Eppure, rinunciando alla Bundes, alla lunga la sua decisione è stata premiata: in pochi anni Demme non solo è riuscito ad esordire nel massimo livello calcistico tedesco con la nuova maglia, ma è anche stato in grado di assaggiare l’atmosfera delle competizioni continentali come Champions ed Europa League. Ecco perché pare proprio l’uomo giusto per il Napoli, determinato a vincere anche la nuova sfida azzurra e tornare presto in zona Champions. Il carisma e quella voglia di esplodere che pare tanti azzurri abbiano accantonato: ecco che Demme potrebbe essere la mossa vincente di Giuntoli, già a Napoli dopo la firma e la visita medica di stamane a Roma, al servizio di Ringhio e pronto da domani a conoscere i nuovi compagni durante la rifinitura in vista di Lazio-Napoli.
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