Napoli, ombre su difesa e mediana:
troppi gol subiti, Allan brusca frenata

Napoli, ombre su difesa e mediana: troppi gol subiti, Allan brusca frenata
Martedì 19 Marzo 2019, 09:05
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Troppi. Cinque gol nelle ultime due partite. Che succede alla difesa del Napoli, a prescindere dai centrali che Ancelotti schiera? A Salisburgo c'erano Luperto e Chiriches, contro l'Udinese riecco Maksimovic (sostituto di Albiol: il tecnico conta di recuperare lo spagnolo per i quarti di Europa League) e Koulibaly. Il problema, più che nella linea (che commette errori più tecnici che di posizione), è nella fase difensiva. Perché salta la diga a centrocampo.

ALLAN
Due mesi fa sembrava a un passo dal Paris St. Germain, che gli fece una corte serrata violando la regola che impone di non trattare calciatori tesserati per altri club. Ma l'offerta era evidentemente bassa per De Laurentiis. Il guerriero brasiliano ha subito il contraccolpo per quella vicenda di mercato. È irriconoscibile. Accusa battute a vuoto durante le gare, si perde l'avversario, non scherma la difesa e non fa ripartire l'azione. Ed è insostituibile, a maggior ragione con la ristrettezza di uomini che c'è adesso a centrocampo. Rog è stato ceduto in prestito al Siviglia, Hamsik è passato al Dalian e Diawara - peraltro poco efficace in tutte le occasioni in cui è stato chiamato in causa - ha subito un grave infortunio a Salisburgo. Non potrà esservi modo di tirare il fiato per Allan, i cui pensieri devono essere proiettati sulle prossime partite, non su quanto potrebbe accadere in estate, se dovesse riaprirsi la trattativa con il Psg.

 

INFORTUNI E CONDIZIONE
Non è solo lo stop di Diawara a preoccupare Ancelotti, che si ritrova con una coperta cortissima a centrocampo: è stato un infortunio traumatico; di natura muscolare invece quelli subiti da Chiriches e Insigne nella stessa serata di Salisburgo. Non i primi, peraltro: Verdi e Mario Rui si erano fermati nei minuti iniziali delle partite di Udine e Firenze. Ancelotti e il suo staff - la preparazione atletica è affidata al professore Francesco Mauri, che ha fatto sua una massima di Cristiano Ronaldo, allenato ai tempi del Real Madrid, sui carichi di lavoro: «Troppa acqua uccide le piante» - hanno a disposizione tre settimane per rimettere in sesto gli infortuni e, in generale, la squadra, che sta giocando sotto ritmo e non sembra avere in questo periodo la brillante condizione che le aveva consentito in autunno di competere alla pari con la Juventus e di offrire ottime prestazioni in Champions League. Il Napoli non ha il fuoriclasse che può risolvere sfide impegnative come quelle contro l'Arsenal che valgono una stagione, ma con il gioco di squadra e una buona condizione fisica generale può affrontare a testa alta gli uomini di Unai Emery.
LE ALTERNATIVE
Ancelotti ha preso il blocco della squadra plasmata da Sarri ma ha apportato alcune variazioni, non soltanto tattiche, con il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2. Non ha voluto spaccare la rosa tra titolari che giocano sempre e riserve che non giocano (quasi) mai. Ma gli effetti non sono stati quelli che l'allenatore e De Laurentiis, attento alla valorizzazione di tutto l'organico, si aspettavano. Non solo Diawara è rimasto nel suo angolino: anche Ounas e Verdi non sono emersi, almeno finora. Il francesino ha buoni colpi ma difetta in continuità, mentre l'ex Bologna, al di là degli infortuni, non è stato mai incisivo. Proprio per questo domenica scorsa Ancelotti ha lanciato Younes dal primo minuto, ricevendo una confortante risposta da un giocatore che a 25 anni ha già una buona esperienza internazionale, maturata nell'Ajax e nella nazionale tedesca.
f.d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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