Napoli, la denuncia di un tifoso:
«Noi costretti a cambiare posto»

Napoli, la denuncia di un tifoso: «Noi costretti a cambiare posto»
Domenica 3 Dicembre 2017, 14:21 - Ultimo agg. 14:24
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Una delle poche note liete della gara contro la Juventus è stata il San Paolo. Lo stadio di Fuorigrotta è tornato ad accogliere col sorriso tantissimi tifosi del Napoli che contro i bianconeri proprio non volevano mancare. Grande afflusso ai cancelli sin dalle prime ore del pomeriggio ed uno stadio che ha incitato i calciatori azzurri anche al fischio finale e con la sconfitta ancora da digerire.

Non tutto, però, sembra essere rose e fiori, nemmeno sugli spalti, vista la segnalazione arrivata in redazione in merito a quanto accaduto venerdi sera.

«Gentile redazione de Il Mattino,
mi chiamo Diego e sono un tifoso del Napoli che vi scrive per segnalarvi una situazione insostenibile e illegale che accade ormai da diversi anni nel settore distinti dello stadio San Paolo e alla quale spero voi possiate dare risalto.
Questo settore ormai si è configurato come uno dei peggiori dove assistere alla partita perchè esiste all'interno un gruppo di persone che ormai la fa da padrone con atteggiamenti intimidatori in stile camorristico. Mi spiego meglio. Esiste un club, Club Napoli Cava de Tirreni, i cui iscritti con minacce e anche aggressioni fisiche costringono le altre persone ad allontanarsi dal settore D07.

Con l'utilizzo di giornali e sciarpe occupano i sediolini disponibili per amici e conoscenti rendendo inaccessibili tali posti sin dall'apertura dei cancelli anche a legittimi titolari che con biglietto chiedono di accedere al loro posto. Chi cerca di insistere segnalando che non possono occupare 50/60 posti senza averne diritto viene minacciato e a volte spintonato violentemente. Quando non ti minacciano, si giustificano dicendo che loro sono un gruppo di abbonati che hanno tutti quei posti assegnati. Tale affermazione non è vera perché voi stessi potrete verificare che nella prossima partita andando sul sito listicket nella sezione Napoli i posti non disponibili e quindi assegnati agli abbonati sono alcune decine».

Non è la prima volta che i tifosi del Napoli lamentano comportamenti del genere, ma la situazione del povero Diego si è aggravata proprio durante il match contro la Juventus: «La goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha spinto a scrivervi è arrivata venerdì durante Napoli-Juventus. Sapendo del grande afflusso di tifosi io e mio fratello siamo andati già alle 15 ai cancelli per essere i primi. All'apertura dei cancelli delle 17.30, ci siamo recati al nostro posto e ci siamo seduti. Dopo circa 5 minuti sono arrivati questo personaggi che, mentre sistemavano i giornali per occupare i posti, si sono avvicinati a noi e ci hanno detto di alzarci perché quelli non erano i nostri posti. Alle mie rimostranze si è creato un gruppo di almeno quindici persone intorno a noi che ci hanno presi per le braccia e ci hanno spintonato. Temendo per la mia incolumità mi sono allontanato e mi sono dovuto sistemare in un posto non mio.

La cosa che più mi ha lasciato allibito è la totale indifferenza degli steward che, pur assistenso alla scena, non sono interventuti, anzi mi hanno invitato ad allontanarmi dicendomi che nel nei distinti così si usa fare. Al di là del fatto che i posti assegnati servano per questioni di sicurezza, per possibile identificazione di comportamenti illeciti, il fatto inquietante è che tutto ciò succede nella totale indifferenza della società calcio Napoli e delle autorità della pubblica sicurezza. Inoltre non so spiegarmi perchè nel settore tribuna Posillipo o Nisida gli steward fanno rispettare il regolamento.

Chi non potendosi permettere la tribuna è un tifoso di serie B? Inoltre penso che andare allo stadio dovrebbe essere un piacere e non di pericolo anche perchè ci sono molti bambini».
 
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