Effetto coppe: Juve su tre fronti,
​il Napoli con la testa allo scudetto

Stremati ma satolli, quelli del giovedì sono pronti a
ritrovarsi. Il Napoli scende in campo tra due giorni, contro il
Lipsia che in Germania detestano quasi tutti: la chiamano la
squadra di plastica perché non ha tradizione ma solo denaro
alle spalle, tra l'altro quei furbastri della Red Bull hanno
chiamato il club RB Leipzig, poi hanno detto che RB starebbe per
Rasen Ballsport, cioè «sport della palla che rotola
sul prato». Nessuno ci ha creduto. Napoli, Milan, Atalanta e
Lazio vanno all'assalto di una coppa che da quando si chiama
così nessuna italiana ha mai conquistato (gli azzurri si
arrampicarono alle semifinali nel 2015). Il duello con la Juve per
lo scudetto passa per l'Europa, certo. Con la squadra di
Allegri impegnata anche nelle semifinali di Coppa Italia.
Bianconeri in campo stasera con il Tottenham, non proprio squadra
di Subbuteo ma in ogni caso neanche un grande ostacolo per la
finalista della scorsa edizione. «Le energie che toglie la
gara di Champions, sia sotto il profilo nervoso che fisico, sono
maggiori rispetto alle partite di Europa League. Sono certo che non
ci sarebbero ripercussioni in caso di eliminazione del
Napoli», spiega Gennaro Sardo, team manager del Chievo.
Al dunque, con il ritorno delle coppie parte la volata di fine
stagione, si incrociano obiettivi e speranze, forse calcoli, anche
se Antonio Di Gennaro, centrocampista del Verona tricolore del
1984, non ha dubbi. «Il Napoli sacrifichi l'Europa League
e lo faccia senza rimpianti. Fa sempre male uscire, ma in questo
caso il campionato è alla portata di mano. E andare avanti
in questa coppa sarebbe un danno. Per la Juve è diverso,
basta vedere i nomi in panchina. I due organici hanno valori
differenti». Napoli e Lipsia è l'unico sedicesimo
tra due partecipanti alla fase a girone della Champions. Il vil
denaro non è una spinta a dare molto di più. Certo,
ormai anche l'Europa League regala soddisfazioni ai bilanci,
distribuendo 248 milioni di premi. Ma nella testa di tutti
c'è solo la Champions. Gianni Improta, centrocampista
azzurro negli anni 70 però non è d'accordo.
«Il Napoli deve assolutamente onorare al massimo l'Europa
League per il semplice motivo che non è detto che si vinca
lo scudetto. Quindi tenere aperta la porta per poter andare avanti
anche in un'altra competizione». E sulla Juve.
«Allegri ha più soluzioni in chiave tattica e quindi
se viene a mancare qualcuno si adegua con quello che ha a
disposizione», conclude Improta.
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