Napoli tra Var, polemiche e dubbi:
è la lezione del prof Bellavista

Napoli tra Var, polemiche e dubbi: è la lezione del prof Bellavista
di Anna Trieste
Domenica 25 Agosto 2019, 08:30
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È passato ormai più di un mese dalla scomparsa di uno dei più grandi tifosi illuminati del Napoli, Luciano De Crescenzo. Eppure è difficile non ravvisare nella prima partita di campionato del Napoli in trasferta con la Fiorentina una raffinata, delicata «apparizione» del maestro agli uomini di Ancelotti. «Quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi - diceva De Crescenzo in Così parlò Bellavista -, state tranquilli. Vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è democratico, che è tollerante. Quando invece incontrate quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, allora stateve accorte, vi dovete mettere paura, perché, ricordatevi: la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenza».
 
 

Ecco. E cosa è stata la partita di ieri se non la partita del dubbio? Era da rigore il fallo di mani in area di Zielinski da cui è scaturito il primo gol della Fiorentina? Era da rigore il fallo su Mertens da cui è derivato dopo il pareggio azzurro il gol di Insigne? Era da rigore la trattenuta sulla linea di Hysaj su Ribery? E, soprattutto, perché Hysaj sta ancora qua? Ma pure se sembrano già tanti, non sono solo questi i dubbi che attanagliano i commentatori e gli analisti del match. Ad esempio. Serve veramente al Napoli uno come Icardi quando il Napoli tiene un Mertens che riesce a mettersi nella sacca con grande nonchalance non solo la difesa avversaria ma pure gli arbitri, il Var e Milik spettatore interessato dall'infermeria? Chissà. Quel che è certo è che come al solito De Crescenzo aveva ragione. È solo dal dubbio che nascono le cose importanti: la conoscenza, la tolleranza e le vittorie del Napoli.
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