I napoletani che vivono a Zurigo:
«Questa partita per noi è orgoglio»

I napoletani che vivono a Zurigo: «Questa partita per noi è orgoglio»
di Gianluca Agata
Martedì 18 Dicembre 2018, 10:58
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Il centro dell'Europa si trova qui: Letzigrund Stadion, una pista di atletica che per ben quattro volte gli abitanti di Zurigo hanno detto voler eliminare attraverso referendum senza mai riuscirvi, e un settore ospiti troppo piccolo per contenere tutta la passione partenopea. Del resto per una città che si trova a 2 ore e mezzo da Stoccarda, e tre da Monaco, altrettante da Lione, a un tiro di schioppo da Milano (280 chilometri), Ginevra, Basilea, il match di Zurigo diventa la partita di casa per gran parte dell'Europa tinta d'azzurro.

SEIMILA NAPOLETANI
Saranno almeno seimila i napoletani presenti al match di Europa League. Tutto dipende dalla disponibilità di biglietti della squadra di Zurigo. Toni Romano, Stefano Fatigati e Gianluca D'Angelo sono i presidenti del Club Napoli Zurigo, Napoli Club Lucerna e Zurigo Partenopea. Tre telefonate per una sola dichiarazione: «Non appena si è saputo l'esito del sorteggio siamo stati subissati di richieste di biglietti. Una montagna. Al punto che lo stadio saremmo in grado di riempirlo da soli». Altro che Letzigrund, Fuorigrotta si sposterà nel cuore della svizzera tedesca.

I CLUB AZZURRI A ZURIGO
Storie simili. Napoletani nati in Svizzera da genitori che a ridosso del terremoto del 1980 hanno regalato un futuro diverso ai propri figli. E qui, assicurano, «il soldo gira». Ma le radici non si dimenticano: «Napoli è vista con un occhio differente - racconta Stefano Fatigati - una volta era buon cibo ma tanta spazzatura. Ora si parla di cultura, palazzo Reale, teatro San Carlo. E noi, nel nostro piccolo, ad ogni trasferta portiamo qualche svizzero che puntualmente si innamora della città e torna per una vacanza». Toni Romano ha creato da un paio di anni una struttura degna di una club house con ospitalità, maxischermo, sciarpe e poster dappertutto. Lo doveva allo zio napoletano di piazza Nazionale come lui. O' Mast, colui che lo ha fatto innamorare del calcio. Compleanni, feste, partite. Tutto nel nome del Napoli.

Il cuore è azzurro ma «come si fa a dimenticare che per dieci anni ho allenato i piccoli dello Zurigo?». Le due figlie hanno deciso. Una con maglia Napoli e sciarpa Zurigo, l'altra farà il contrario. «Chi passa? Napoli, naturalmente». Talmente tanta passione che agli 85 del Club Zurigo si devono aggiungere i 120 di Zurigo Partenopea. Erik ne canta l'inno che recita: «Siam figli del Vesuvio anche se a più di mille Km da te».

Gianluca D'Angelo ne è presidente. «Più che un club ci piace definirci un gruppo di sostegno. Viaggiamo, seguiamo la squadra e come sede una stanza in una associazione abruzzese. Abbiamo contattato lo Zurigo aspettiamo per poter disporre dei biglietti. Per noi lontano da Napoli è dura girare in Europa anche se il Napoli per il primo anno ci sta venendo incontro spedendoci per posta i voucher che poi presentiamo negli stadi europei. Ci piacerebbe che per i tifosi all'estero fosse strutturato come per i grandi club del nord ma è un primo passo e ci accontentiamo».
Per il presidente dell'Associazione Italiana Napoli Club, Saverio Passaretti: «L'amore per il Napoli non conosce confini. Anche noi stiamo ricevendo tantissime richieste di informazioni. Sono convinto che Zurigo sarà totalmente azzurra». Berna, Zurigo, Lucerna, Losanna, tutte hanno risposto all'appello grazie anche al bel gioco del Napoli degli ultimi anni. «Napoli in Svizzera sta crescendo molto. Benitez prima e Sarri, soprattutto, poi, hanno fatto tantissimo perché l'Italia è sempre vista come una nazione catenacciara. E Napoli si è sdoganata grazie anche al bel gioco».
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