Alvino, dietrofront dopo le minacce:
un video con ultrà noto alla legge

Alvino, dietrofront dopo le minacce: un video con ultrà noto alla legge
Lunedì 7 Maggio 2018, 19:48
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Più di 24 ore sono passate dall’episodio incriminato, ma non smette di far parlare di sé la storia dell’improvviso «agguato» al giornalista di Tv Luna Carlo Alvino. Il collega, mentre era in diretta Tv con la sua emittente all’esterno dello stadio San Paolo prima di Napoli-Torino, era stato “invitato” da alcuni ultras presenti a lasciare il microfono ed allontanarsi dalla telecamera. «Non ti picchiamo, ma te ne devi andare», la richiesta al giornalista che ha fatto subito il giro del web.



Cosa sarà successo a telecamere spente? La risposta al quesito arriva direttamente dai protagonisti della vicenda. In un successivo video che spiazza gli utenti della rete e i tifosi del Napoli, si vede proprio Alvino al centro della scena con gli ultras protagonisti della presunta intimidazione che giustificano l’incontro. «Ci conosciamo da bambini, siamo cresciuti insieme, ma quale agguato?», dice uno dei due ultras presenti.

A parlare è Alberto Mattera. Il nome non dirà nulla, ma il volto sì, soprattutto a chi frequenta da tempo la Curva B dello stadio di Fuorigrotta. Mattera, infatti, è un personaggio storico del settore, capo ultras da anni, di quelli che seguono il Napoli assiduamente e come ragione di vita. Ma il suo passato non sembra essere dei più trasparenti. Qualche anno fa, infatti, Mattera fu coinvolto in un processo per estorsione direttamente alla società Calcio Napoli, con l’accusa di aver lanciato bombe carta durante i match al San Paolo (gesto assolutamente vietato e che ha messo più volte nei guai il club ndr) in cambio di richiesta di biglietti omaggio. In primo grado venne condannato, poi fu assolto successivamente in Appello per insussistenza dei fatti.

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