Jorginho, nostalgia azzurra:
«Quanto mi mancano i compagni»

Jorginho, nostalgia azzurra: «Quanto mi mancano i compagni»
di Pino Taormina
Mercoledì 17 Ottobre 2018, 11:00
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Il ragazzo venuto dal Brasile non dimentica, è più forte di lui. Il cuore di Jorginho, checché se ne dica, non è uno zingaro. Il resto del corpo magari sì, e per cause di forza maggiore, perché dopo aver detto di sì al Manchester City ha cambiato idea e se ne è andato a Londra. Ma nel suo cuore resta Napoli. E così con nostalgia e con magone, con quella che nella sua terra d'origine si chiama saudade, ogni volta che può torna in quella che è stata per quattro anni e mezzo casa sua. E non riesce a non commuoversi. «Spero tanto che riescano a vincere lo scudetto», ammette senza che ci sia chi dubiti del suo tifo sincero per gli azzurri.

Pur di rivedere Napoli, pur di trascorrere qualche ora vicino al mare, dalla Polonia - dove domenica sera ha giocato con la Nazionale - invece di far rientro direttamente a Londra, ha deciso di puntare dritto in riva al golfo. Poche ore per salutare gli amici Decibel Bellini e Totò Sorbillo e per festeggiare a via Arco Felice Vecchio, a Pozzuoli, nel nuovo ristorante di Bobò, il suo ritorno a Napoli. Sia pure per poche ore. Con lui i compagni in azzurro: Luperto, Koulibaly, Chiriches e Allan, oltre agli altri amici con cui spesso trascorreva il suo tempo libero a Napoli. E una lacrimuccia è spuntata. Neppure quando ha lasciato il Brasile per andare a Verona ha vissuto così il distacco, dicono gli amici che erano con lui l'altra sera. Il corpo viaggia, ma intanto nasconde il tumulto dell'anima, e del cuore. Che è rimasto a Napoli. Sa che qui non può tornare. O almeno non adesso: ha un contratto lungo e importante con il Chelsea e in Premier tutti sono incantati dal suo tocco e dalle sue doti di regia. Ma nessuno può far qualcosa per quella che è saudade allo stato puro.
 
Gli amici lo hanno accolto con un «bentornato a casa» che hanno contribuito ad aumentare il momento del distacco. È stato ospitato in questa giornata napoletana da Koulibaly, a Posillipo. Ha regalato la sua maglietta azzurra dell'Italia: perché quando ha deciso di dire di sì alla Figc, dopo aver preso la nazionalità italiana, lo ha fatto proprio per il grande legame che ha per Napoli. All'inizio si era intuito, che Jorginho avesse lasciato a Napoli un bel pezzo di vita e di rimpianti. Ama Londra, vive al centro e il suo secondo bambino nascerà in Inghilterra tra due mesi (il primo, Victor, è napoletano). Non ha avuto problemi di ambientamento ma ogni volta che può torna a Napoli di cui sente la malinconia. Non è un caso che sabato ha deciso di invitare tutta la sua compagnia proprio a Londra dove, in ogni caso, si torva in maniera straordinaria, visti anche i risultati con il Chelsea. Ieri a Cobham non si è allenato, tornerà a farlo solo questa mattina, come da programma. Lui è uno dei punti di forza di questo Chelsea capolista trasformato da Sarri e dal suo incantevole gioco. In Premier non ha saltato una gara, il tecnico di Figline lo ha tenuto a riposo solo in Europa League e nella coppa di Lega. Londra è la città dove vivrà per i prossimi cinque anni. Ma Napoli gli manca, non c'è nulla di male. Gli manca la cucina, la pizza, il mare... È in trattativa per comprare un appartamento nella zona in cui ha vissuto fino a pochi mesi fa. Dice che è qui che vuol diventare vecchio. Nel frattempo ha un bel po' di cose da fare. Con il Chelsea e, soprattutto, con l'Italia.
 
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