Il Napoli proverà a sfatare il tabù Juventus Stadium con il sostegno dei propri tifosi. Non ci saranno i residenti in Campania ma solo i supporter di fede azzurra delle altre regioni, in possesso della Fidelity Card. Un'apertura a metà (o una chiusura a metà) che è comunque un passo in avanti dopo cinque anni di sfide (dal 2013), a Torino come al San Paolo, senza pubblico opposto. Il settore ospiti dell'impianto ha una capienza di 2099 posti (1016 primo anello, 1083 secondo) che probabilmente verrà riempito. Sino a ieri, tuttavia, sono stati staccati meno di mille tagliandi, ma c'è tempo sino a domani per acquistarli. L'alto costo (52 euro compresa prevendita), il disagio di dover pernottare a Torino sino al lunedì lavorativo e il tempo ristretto per comprare i ticket (da martedì) tra le ragioni di un assalto a metà, sino ad ora. Tantissimi i tifosi provenienti dal club del Nord (da Bologna a Parma, dal Coordinamento della Lombardia a quelli del Piemonte, dal Veneto alla Toscana) ma diverse decine arriveranno dalla vicina Svizzera, dal Lazio e dal Sud, in particolare dalla Calabria e dalla Sicilia (da Catania). Ci sarà, dunque, la presenza certa di un cuore azzurro pulsante nella casa bianconera, con il rammarico dei ragazzi delle curve del San Paolo che avevano accarezzato la speranza di essere anche loro presenti a Torino. In tal senso il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha espresso la sua amarezza: «Abbiamo un grande sogno nel nostro cuore e sarebbe bello poter vedere i nostri tifosi partire da Napoli per andare a Torino domenica e vedere vincere la loro squadra. Mai come in questo momento storico e dopo il successo con l'Udinese ha riferito il primo cittadino - siamo tutti carichi e motivati perché c'è più di una speranza di potercela giocare per lo scudetto e quindi ritengo sia una cosa ingiusta sottrarre ai tifosi di Napoli questa emozione. Mi auguro che la decisione possa essere rivista anche all'ultimo minuto. Sarebbe un bel segnale di sport».
Stato d'animo che contrasta con l'irritazione della dirigenza juventina, alla quale non è piaciuta la mancata reciprocità con la gara del San Paolo, off limits per tutti i tifosi juventini. E sui social la rabbia bianconera si è scatenata anche nei confronti del Prefetto di Torino Renato Saccone, accusato di non aver emesso provvedimenti di divieto perché campano (è originario di Santa Maria Capua Vetere). Derive delle tifoserie a parte, allo Stadium ci sarà un dispositivo di sicurezza blindato. Oggi l'ultima riunione del Gos per definire i dettagli di un servizio di ordine pubblico imponente già tarato in altri big match. Centinaia di agenti impiegati, ci saranno mirati posti di blocco e di controllo, con il dispiegamento in copertura delle Unità operative di pronto intervento. I tifosi del Napoli saranno accolti ai caselli e scortati verso la zona parking esistente all'interno dello stadio e nei pressi del settore ospiti. Le verifiche saranno estese alle stazioni ferroviarie e nei tratti autostradali (incluse le aree di servizio) che conducono all'impianto sportivo. Controlli serrati anche sui biglietti, con le fasi dell'accesso e le verifiche dei titoli d'ingresso e dei documenti d'identità, affidate agli steward della Juventus, che saranno seguite dagli agenti.
Juve vietata ai tifosi dalla Campania:
«Quest'esclusione è un'ingiustizia»
di Dario Sarnataro
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Venerdì 20 Aprile 2018, 10:08
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