Juventus-Napoli e la beffa finale:
«Ma nessuno tocchi Koulibaly»

Juventus-Napoli e la beffa finale: «Ma nessuno tocchi Koulibaly»
di Delia Paciello
Domenica 1 Settembre 2019, 12:30
4 Minuti di Lettura
Anche questa volta Juve-Napoli l'ha decisa Koulibaly, ma nella porta sbagliata: quasi una beffa, un fatale gioco del destino. Certo che dopo la strepitosa rimonta azzurra nel match dei match l’autogol al 92’ del campione senegalese è stato un colpo al cuore, ma nessuno se la sente di puntargli il dito contro. «Resti un grande, sono cose che possono capitare»; «Fa male, ma questo errore dimostra che sei umano. Un umano comunque sopra la media per quello che hai dimostrato in questi anni»; «Uno sbaglio non cancella la tua grande carriera», sono i commenti dei tifosi azzurri che, seppur amareggiati, sentono di dover consolare il loro gigante buono. Dopo l’abbraccio di Chiellini, Bonucci e degli altri colleghi allo Stadium tanti altri calciatori sui social hanno espresso la loro stima nei confronti di K2: dai compagni di squadra agli ex Napoli e non solo, sono tantissimi gli attestati. Allan, Chiriches, Malcuit, Inglese, Zuniga, Boateng, Keita, Sepe, El Kaddouri, Dezi e Aubameyang sono solo alcuni dei nomi che compaiono fra i commenti affettuosi al suo post di scuse, tutti a sottolineare che resta fra i più forti al mondo. E alla fine di questa storia è l’aspetto umano a lasciare emozioni positive nonostante la delusione del risultato.

Ma questo non è certo l’unica nota positiva in questa rocambolesca gara: nel secondo tempo l’approccio diverso da parte del Napoli, il cuore e l’ardore sembravano poter cambiare le carte in tavola, e dopo un’ora di sofferenza, proprio quando i tifosi bianconeri hanno cominciato a prendere presuntuosamente in giro i napoletani cantando O’ surdato ‘nnammurato, la squadra s'è caricata per rispondere a tono. In un quarto d’ora sono così arrivati i tre gol del pareggio. «Grandi ragazzi, vi siete tolti gli schiaffi da faccia. Fategli vedere chi siete e zittiteli», si leggeva sul web durante la partita.

Decisamente azzeccati i cambi di Ancelotti: appena entrato Mario Rui ha tirato la punizione finita poi sulla testa di Manolas, che l'ha buttata in rete. E il greco ha fatto riscaldare i tifosi: «Un acquisto importante anche per la capacità di inserirsi nei calci piazzati»; «Finalmente qualcuno alto che si fa trovare pronto», commentano nelle piazze virtuali. Poi la new entry Lozano che ha confermato ancora una volta la sua capacità di segnare fin dall’esordio con ogni squadra del suo palmares, facendo impazzire i suoi fans: «Altro che Ronaldo, questo giocatore farà la differenza»; «Grande Chucky, un’arma vincente», sono solo alcuni della marea di elogi per l’attaccante. E dopo la ventata di positività lanciata dall’esordiente messicano anche Di Lorenzo, che ha dimostrato gran carattere in campo nel tener testa senza alcun timore a CR7 per tutto il match, ha voluto firmare la sua prestazione con un gol: «Poca esperienza in serie A ma grandi qualità, tanto da parlare a tu per tu con Ronaldo».

«Hanno segnato tutti i nuovi acquisti presenti in campo», notano i tifosi. Mentre il Napoli mostra anche nella disgrazia l’impronta da grande squadra nel riuscire a rimontare nonostante i cambi che mandavano fuori nomi come quelli di Ghoulam, Allan e Insigne. «Una rosa più completa. Se solo arrivasse quel rinforzo in grado di farci lottare ad alti livelli fino alla fine»; «Aurelio, non aver paura di investire. Ti ripagheremo di tutto», è l’appello last minute dei tifosi ancora speranzosi per qualche possibile arrivo, specie dopo quelle parole di Ancelotti che avevano lasciato aperto lo spiraglio per un mercato che nelle ultime ore potrebbe renderlo ancora più contento di come è ora.
 
 

Tra i migliori in campo non, purtroppo, si può non menzionare uno che pare ormai essere diventato la bestia nera del Napoli: Higuain super carico contro il suo passato che ha già punito sei volte, tanto da lasciare in panchina per buona parte della gara la Joya Dybala e autore di un gol che ha mostrato delle gesta tecniche di alto livello, oltre alla costante partecipazione alla manovra. «Ancora a farci segnare da lui, che vergogna», è il mal di pancia dei napoletani. Ma il cuore e l’ardore degli azzurri che hanno reagito con coraggio e determinazione non sono bastati contro la dea bendata che ha scelto ancora una volta la parte opposta. Le emozioni però non sono mancate: «Come una montagna russa», è il commento a caldo dello stesso bomber argentino.

«Potevamo vincere»; «Abbiamo dimostrato di potercela giocare, poi la solita sfortuna», è il rammarico in città. Queste prime due partite ufficiali hanno mostrato un Napoli in grado di segnare ben sette reti, ma di subirne altrettante. «Non avevamo la migliore coppia difensiva della Serie A?», punge subito qualcuno. Ancelotti insoddisfatto è già al lavoro per migliorare la fase difensiva, conscio di poter fare di più con questi ragazzi. Continuerà a pensarci in questi giorni, da martedì poi riprenderà gli allenamenti con coloro che non partiranno con le Nazionale.

Intanto il calcio ha raccontato un’altra storia pazzesca: Sarri ha visto lontano dalla panchina una gara che forse non ha convinto nessuno ma che ha regalato un susseguirsi di batticuori, imprevedibile fino all’ultimo minuto. Non bisogna mollare neanche un secondo in campo: è questa forse la lezione per tutti. E il sipario si chiude su questo Juve-Napoli con l’amaro in bocca, ma con tanti spunti su cui lavorare e numerose note positive: è l’inizio di un cammino certamente duro, ma si preannuncia una stagione ricca di emozioni. In fondo, a pensarci bene, questo era ancora calcio di agosto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA