Napoli, De Laurentiis sbotta:
«Lasciate in pace il nostro Insigne»

Napoli, De Laurentiis sbotta: «Lasciate in pace il nostro Insigne»
di Bruno Majorano
Mercoledì 13 Marzo 2019, 07:40 - Ultimo agg. 12:40
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L'Europa è un po' il giardino di casa sua. E allora l'occasione si presenta proprio al momento opportuno. Lorenzo Insigne ha 90 minuti per mandare un segnale chiaro a tutto il mondo Napoli: «Io resto qui». Tutt'altra cosa rispetto alle parole - figlie di un momento di rabbia - rilasciate dopo il pari di Reggio Emilia col Sassuolo.

VIVA L'EUROPA
Il primo gol europeo di questa stagione del Napoli, l'ha segnato lui. E che gol. Quello dell'1-0 allo scadere contro il Liverpool al San Paolo. Un gol che sembrava davvero poter mettere il Napoli nelle condizioni migliori per superare il girone e approdare agli ottavi di Champions. Ecco, agli ottavi gli azzurri ci sono adesso, ma si tratta dell'Europa League. Piccolo particolare, che per Insigne non sembra fare la differenza. Perché? Contro lo Zurigo, il primo gol nella seconda competizione europea l'ha segnato lui. Ancora lui. Sempre lui. Si è sbloccato subito e adesso vorrebbe concedere il bis già domani sul campo del Salisburgo.

ADDIO MALUMORE
Nei giorni scorsi si è parlato di mal di pancia. Malessere strumentale con vista sul futuro, magari lontano da Napoli. Lontano dalla sua Napoli. Difficile, però, immaginare che sia così. Tanto più che ora è lui il capitano degli azzurri. In stagione, dopo che Ancelotti lo ha spostato dall'esterno per accentrarlo nel vivo dell'attacco, ha trovato la porta con più continuità e il gol, si sa, è la miglior medicina per qualunque genere di malattia. Le reti sono già 9 in campionato, 3 in Champions e una in Europa League. Insomma: se avesse fatto centro anche in Coppa Italia, sarebbe stato en plain. Poco male, c'è ancora tempo per rifarsi e arricchire il proprio bottino personale. A partire da domani, quando Ancelotti lo schiererà ancora dall'inizio. Cosa che invece non era accaduta nella partita di andata e che certamente non gli aveva fatto piacere. Perché stare in panchina non piace a nessuno, me che meno a Lorenzo che veniva dal palo centrato su rigore contro la Juventus. Quell'esclusione non deve avergli fatto troppo piacere, ma da buon capitano e uomo di spogliatoio non ha alzato la voce. Si è messo al servizio dell'allenatore e della squadra, entrando in campo nel finale e offrendo il proprio contributo con la massima professionalità.

IL PRESIDENTE
A difendere il suo capitano, ci ha pensato anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. «Le parole di Insigne dopo il pari col Sassuolo non vanno interpretate in alcun modo. È un problema delle persone pubbliche in Italia: è un problema anche se respiri e se dici «A» tutti si chiedono il perché. Lasciate anche ai calciatori una capacità democratica di esprimersi, non fate i fascisti», e poi si lascia andare con un risata prima di entrare alla riunione sulle prossime Universiadi in programma a Napoli.

 
IN FAMIGLIA
Insomma, Lorenzo Insigne sta bene al Napoli, è felice di essere il capitano della squadra e non ha alcuna intenzione di trasferirsi altrove. La pensa così anche suo padre Carmine. «Lorenzo a Napoli sta benissimo - dice Carmine Insigne al portale NapoliMagazine.Com - e non ha alcuna intenzione di andarsene altrove. La fascia di capitano è stata motivo di grande orgoglio per lui e per tutta la nostra famiglia. Le voci sugli interessamenti di altre squadre europee? A noi non risulta nulla. Lorenzo è orgoglioso di giocare nel Napoli, essendo un grande tifoso azzurro». Roberto Insigne, fratello di Lorenzo e anch'egli attaccante del Napoli in prestito al Benevento, conferma a CalcioNapoli24 Live. «Lorenzo resterà sicuramente a Napoli: è quello che vogliamo sia noi che lui. Il Finché resto qui detto domenica sera nel dopo partita sta a significare che lui darà tutto per questa maglia. Se poi la società deciderà di venderlo, si potrà fare poco. Lorenzo però è intenzionato a restare qui perché ha realizzato il suo sogno indossando la fascia da capitano». Ecco, quella che sembrava poter essere un peso, ma che in realtà è soltanto un grandissimo onore per il napoletano. Sarà sul suo braccio anche domani alla Red Bull Arena di Salisburgo, quando dovrà aiutare la squadra a superare il turno e proseguire nel cammino europeo. D'altra parte a Zurigo era stato chiaro Lorenzo: «Sono stanco di non vincere». Messaggio chiarissimo circa i suoi obiettivi presenti e futuri. Obiettivi che sembrano avere ancora il Napoli come punto centrale. A partire dall'Europa: il giardino che tanto gli piace.
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