Lipsia-Napoli, Sarri: «Mostrato un
cuore, bella risposta di tutti»

Lipsia-Napoli, Sarri: «Mostrato un cuore, bella risposta di tutti»
di Gennaro Arpaia
Giovedì 22 Febbraio 2018, 21:59
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L’impresa è rimandata, il Napoli si ferma sul 2-0 a Lipsia e non riesce a ribaltare il 3-1 subito all’andata. «Bisogna conservare il buono che è venuto fuori stasera. C’è un pizzico di rammarico, ma da questa gara può uscire fuori qualcosa di positivo per noi che possiamo usare nel finale di stagione», il pensiero di Maurizio Sarri che applaude comunque i suoi.

«Inutile continuare a pensare alla gara d’andata, l’abbiamo sbagliata. Stasera la squadra ha dato tutto quello che aveva, ha mostrato l’anima provando a ribaltare il risultato perché ha capito l’errore fatto al San Paolo. Vincere qui non era facile, il Lipsia è forte e abbiamo mantenuto anche la nostra porta inviolata», ha continuato l’allenatore azzurro in conferenza.
«Cosa ci resta di questo Napoli? Chi ricorda gli anni ‘70 ricorda l’Olanda, non chi ha vinto i Mondiali. Spero che tra vent’anni questo Napoli si possa ricordare per quello che ha fatto». 

Ora il Napoli punterà tutto sul campionato. «Non credo che senza lo scudetto ora possa parlarsi di fallimento. Questa è una società sempre in crescita, anche questo è un risultato da raggiungere. In Italia negli ultimi anni a questo punto della stagione il campionato era già chiuso, per adesso è ancora tutto aperto», ammette l’allenatore. «La pressione non la sentiamo. Abbiamo avuto tanti problemi in questi mesi, da mesi facciamo a meno di calciatori come Ghoulam e Milik e a questi ragazzi si chiede tanto. Chiaro che un ampliamento della rosa è indispensabile se si vuole essere competitivi su tutti i fronti. Se potessimo far felice il popolo napoletano sarebbe la più grande soddisfazione per noi». 

L’ultimo pensiero è per i tanti tifosi azzurri accorsi alla Red Bull Arena. «Voglio ringraziare i tifosi che erano qui stasera, giro per campi da anni e non ho mai visto un connubio squadra-popolo così forte. Sono solidale con quelli che non potranno essere a Cagliari lunedi. Sono decisioni inconcepibili e che dimostrano incapacità».
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