Napoli, in difesa grinta e chiusure
e Allan torna il guerriero perfetto

Napoli, in difesa grinta e chiusure e Allan torna il guerriero perfetto
di Pino Taormina
Giovedì 28 Novembre 2019, 07:00
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Invoato a Liverpool

Anche se aggrappandosi a una difesa blindata che nella ripresa diventa un catenaccione moderno, organizzato, col mutuo soccorso di tutti e ben studiato per sporcare tutte le linee di passaggio, per sfangarla nella gara più dura. Dall'inferno e ritorno. Il Napoli torna a essere squadra vera, compatta che fa vedere di saper soffrire. Non gioca bene ma non era questa la serata per ammirarsi allo specchio: bisognava sporcarsi le mani e tutto il resto. Ora basta un punto col il Genk per festeggiare gli ottavi.
 
 

6,5 MERET
Non sbaglia un'uscita. Strano da dire, ma il suo primo intervento è in pieno recupero quando chiude il palo sull'incursione di Milner. Preciso nella prima impostazione, uscendo spesso su Di Lorenzo. Gli sfugge via un pallone ma per fortuna c'è Koulibaly a salvare quasi sulla linea: sul gol di Lovren non può nulla

7,5 MAKSIMOVIC
Dalla sua parte c'è Mané ed è il serbo quello che soffre inizialmente pare soffrire di più perché va in affanno nel trovare la posizione giusta negli interscambi tra Mané, Robertson e Milnes. Ma la sua crescita è poderosa, mette fisico e grinta su ogni intervento, non passa praticamente uno spillo.

7 MANOLAS
Svincolato dai compiti di impostazione, riesce a concentrarsi nel modo giusto sulle marcature e stringe bene anche quando Maksimovic va in difficoltà su Mané. Primo tempo che mostra anche un perfetto recupero dal punto di vista fisico ed è fondamentale per puntellare l'arrocco che resiste tra qualche patema

7 KOULIBALY
La fascia da capitano lo esalta: guida la difesa, mostrando anche come si deve uscire, con coraggio e personalità: non sbaglia un intervento, accorcia nel modo giusto, annientando Firmino. Poi è lì stabile anche quando l'avanzata dei Reds diventa una furia: non si scompone mai e sbaglia poco in impostazione

6,5 MARIO RUI
Salah dal suo lato è capace di qualsiasi cosa. Gara difficile ma di grande concretezza nel primo tempo. Aiuta nella fase di spinta, diventa il quinto di centrocampo con il Napoli in possesso, si abbassa per tornare a formare la linea a quattro quando la palla è tra i piedi dei Reds

7,5 DI LORENZO
Robertson, per frustrazione, lo manda all'aria quasi a voler punire la sua sfrontatezza. Gioca da esterno di centrocampo a destra, sorpresa voluta da Ancelotti e mossa chiave. Controllo di palla superbo, chiude in combinato con Maksimovic, spinge e fa l'assist per Mertens. Nella ripresa ringhia e lotta.

7,5 ALLAN
Conferma di esser tornato su standard elevati nel primo tempo, chiudendo bene gli spazi, impattando effetto diga tra le due linee del Liverpool e costringendo Fabinho prima e Wijnaldum dopo a dover girare sugli esterni, precludendosi il corridoio centrale. Perde la prima palla all' 82'. Super 

7 FABIAN RUIZ
Qualche errore di troppo in fase di impostazione, ma ha il merito al 19' di chiudere su Milner che provava il destro a pochi metri dallo specchio di Meret. Meglio anche lui quando c'è da stringere i denti e mettere da parte la qualità. Se la retrogaurdia ogni tanto respira è per le sue iniziative da play

6,5 ZIELINSKI
Tocca un numero molto basso di palloni, ma riesce a stringere bene gli spazi, con il compito di far, poi, viaggiare il pallone in verticale. Nella ripresa, quando gli spazi aumentano, il polacco riesce a tener palla e con la sua qualità è una spina nel fianco per Henderson e Gomez. Regge anche agli affonddi

7 MERTENS
Nella prima ripartenza sbaglia il tempo, poi trova un diagonale spaziale, dopo aver costretto al buco Van Dijk, prendendo al volo l'imbucata di Di Lorenzo e mandando ko Allisson. Quando la gara diventa la difesa del fortino, ci mette vigore e passione inaudita, anche se alla porta non si avvicina più

6 LOZANO
Gomez e Lovren si stringono spesso per fermarlo: costruisce all'11' la prima occasione per il Napoli, dialogando bene con Mertens, liberandolo per il tiro. Un avvio brillante, con diversi falli guadagnati e tanta frenesia. Poi nella ripresa è complicato riuscire a essere utile quando il pallone è quasi sempre altrove.

6 LLORENTE
Mezz'ora per provare a vendicare la finale persa a giugno, almeno a togliersi una gioia contro una squadra indemoniata. In realtà la sfida non ha nulla per essere la sua gara: si piazza a centrocampo nella speranza di ricevere e controllare. La cosa non gli riesce mai. Ma è nei calci piazzati che deve tornare utile

6 ELMAS
Fa il suo dovere. E lo svolge egregiamante. Il clima non è più d'assedio quando entra però ogni disattenzione rischia di provocare una ripartenza del padroni di casa. Lui non perde mai la testa, e neppure il pallone. Anche se non brilla mai per iniziative mozzafiato. Ma non ce ne era la necessità

sv YOUNES
La speranza è che con la palla al piede riesca a perdere tempo e far sospirare la squadra. Non fa guai e anzi riesce anche e tenere sulle spinge Lovren e company che non sono proprio di primo pelo. Rendimento gradevole, ma è chiaro che anche pochi minuti di una serata così servono a diventare grande

7,5 ANCELOTTI
Bisogna fare muro contro la superiorità tecnica e ci è riuscito. Occorreva mettere in campo una trincea per evitare le loro micidiali ripartenze. La palla lasciata sempre agli avversari, infatti il possesso non è arrivato al 29 per cento. Esterni raccoltissimi a protezione dell'arrocco, era importante il risultato e quello si è ottenuto. E si sa che per costruire o riscostruire una squadra bisogna partire dalla difesa
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