Ancelotti al Napoli, la battutaccia
di Luca e Paolo scatena una bufera

Ancelotti al Napoli, la battutaccia di Luca e Paolo scatena una bufera
di Delia Paciello
Sabato 26 Maggio 2018, 16:42 - Ultimo agg. 17:50
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Ancora i soliti luoghi comuni su Napoli. Battute fuori luogo che ai napoletani non fanno affatto ridere, anzi: eppure era l’intento dei due comici Luca e Paolo quando hanno commentato l’arrivo di Ancelotti in azzurro. Cose tra l’altro già sentite e risentite, che hanno davvero stancato il pubblico: «È arrivato Ancelotti e gli hanno già rubato l’orologio», hanno detto in onda su Rai 2. Si è scatenata così la polemica: tutti gli amanti di questa meravigliosa città davvero non ne possono più, Napoli non è solo questo. 
 


Si evidenziano solo le cose negative di una città dai mille volti: descritta troppo spesso come un posto pericoloso, la patria dello scippo e della malavita. Eppure gli episodi di microcriminalità non avvengono solo a Napoli: qui però rimbomba tutto più forte. Non si menzionano invece i colori, il calore e l’umanità delle persone, le bellezze e quei panorami unici, il profumo di buono nei vicoli caratteristici e il sorriso che nasce spontaneo sul volto dei visitatori che giungono da queste parti. Napoli è storia, cultura, meraviglia, buon cibo, musica, sole, mare, sorrisi. E sì, è anche lo scippo o il gioco dei bicchieri a piazza Garibaldi, il parcheggiatore abusivo e ragazzi che corrono sul motorino senza casco. Ma possibile che bisogna ricordare un’intera città tanto spettacolare solo per questo e non anche per tutto il resto?

I napoletani si ribellano: «Stereotipi inutili e sorpassati, potete fare di meglio», «E i furti negli appartamenti dei giocatori a Torino e Milano non li ricorda mai nessuno? Nessuno ci ironizza?», «Non riuscite proprio a far ridere e non riuscite manco a dire cose sensate», «Battute squallide, chi li ha messi lì?», alcune delle numerose critiche che arrivano dal web dirette ai due comici. E intanto in molti sono certi: «Anche Ancelotti amerà profondamente questa città».

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