Milik, che ciorta: ti regaleremo
tanto amore e un bel corno rosso

Milik, che ciorta: ti regaleremo tanto amore e un bel corno rosso
di Anna Trieste
Lunedì 25 Settembre 2017, 13:35
3 Minuti di Lettura
Quando pensate di aver avuto una giornata difficile, che la vita con voi sia ingiusta e che la sorte abbia deciso immotivatamente di accanirsi contro di voi, pensate a Arkadiusz Milik. La ciorta di questo uaglione, infatti, è qualcosa che va al di là di ogni più infausta immaginazione. Arrivato a Napoli già con un pesantissimo fardello sulle spalle e cioè la missione difficilissima di sostituire nel cuore dei tifosi e dei compagni il fedifrago bianconero Higuain, questo giovane polacco dal nome che ricorda un poco una costellazione e un poco la mitologia greca ha dovuto faticare e non poco per convincere tutti che anche se non era in sovrappeso e teneva ancora tutti i capelli in testa poteva comunque deliziare il San Paolo a suon di gol. E quando finalmente ci stava riuscendo, quando i napoletani si stavano finalmente innamorando di lui, si fece male. 

Era ottobre dell'anno scorso, nemmeno un anno fa, quando la rottura dei legamenti del suo ginocchio durante una partita con la Nazionale gettò nel più nero sconforto la squadra, privata del suo centravanti titolare, e i tifosi, privati così subito del loro nuovo amore. Furono mesi difficili, per lui perché doveva recuperare dall'infortunio e per il Napoli che dopo vari esperimenti e tentativi, primo tra tutti quello di riportare il sorriso sul volto di Manolo Gabbiadini, non avendo una vera alternativa fu costretto a usare Mertens come rimpiazzo. E tutti sanno com'è andata a finire: quella che doveva essere solo una soluzione d'emergenza è diventata una fortuna e da temporaneo falso nueve l'attaccante belga è diventato un vero e proprio bomber. Ora, già recuperare da un infortunio così pesante è difficile, pensiamo quanto possa esserlo se quando torni trovi un altro fresco e tosto al posto tuo. È come partire per la guerra e tornare dal fronte scoprendo che tua moglie ti ha rimpiazzato con un altro. 

Nonostante tutto, però, Milik ci stava provando a rimettere a posto le cose. Certo, lo sapeva benissimo che ormai Mertens è inamovibile e che avrebbe dovuto sudare, ancora, per riconquistare il feeling con squadra e tifosi ma la stagione è lunga, le competizioni da giocare sono tre e insomma, le occasioni per brillare di nuovo non sarebbero mancate. E invece no, sabato sera a Ferrara il fato ha deciso che no, Arkadiusz deve ricominciare daccapo: infortunio di nuovo ai legamenti (ma all'altro ginocchio) e probabile operazione e lungo stop. 

A questo punto è chiaro che a tessere le fila del destino di Milik non sono le divine Parche ma tre vecchie nzallanute con problemi di cataratta. E tuttavia, uno come lui, che si chiama come il figlio di Zeus e di una femmina così bella che le hanno dedicato addirittura una costellazione sana sana, l'Orsa Maggiore, può mai farsi abbattere da questa sia pur difficile circostanza? Sicuramente no. E i napoletani lo sanno. Infatti lo aspettano. Hanno aspettato per tanti anni la metropolitana, mo' vuoi vedere che non aspettano a Milik? Nell'attesa, però, la domanda sorge spontanea: ma nu bell' cuorno no? 
© RIPRODUZIONE RISERVATA