Napoli, la moglie consola Allan:
«Meglio perdere onestamente»

Napoli, la moglie consola Allan: «Meglio perdere onestamente»
di Delia Paciello
Lunedì 30 Aprile 2018, 13:59 - Ultimo agg. 23 Marzo, 08:01
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Esce in lacrime dal campo il guerriero Allan, dopo aver lottato su ogni pallone e aver visto il suo sogno sfumare minuto dopo minuto fino al triplice fischio di Mazzoleni. Insieme ai suoi compagni ha vissuto la delusione della prima sconfitta stagionale in un momento cruciale del campionato, mentre la Juventus è uscita trionfante da San Siro accompagnata da un arbitraggio che ha destato non poche polemiche.
 
Così le lacrime scendono sul viso dello scugnizzo brasiliano, fra rabbia e senso di impotenza. E a farsi sentire è  proprio sua moglie Thais, che lancia la provocazione: «Se per vincere qualcosa devi mettere in gioco la tua onestà allora meglio perdere. Così sarai sempre un vero vicitore», è il suo abbraccio verso il marito. Una dedica, ma allo stesso tempo una denuncia neanche troppo velatamente lanciata sul web. E continua: «Magari hai capito la farsa e non ci credi, e scegli di morire in piedi», scrive su Instagram.
 
 
 
Il sogno ormai è svanito, è rimasto lì al Franchi dove la sua squadra ha affrontato in dieci i viola perdendo un uomo fondamentale della difesa. La porta azzurra violata ben tre volte da Simeone, che raccoglie l'eredità del padre e consegna lo scudetto in mano ai bianconeri: è forse questa l'immagine più triste della stagione davanti ai volti spenti dei ragazzi di Sarri.
 
Il cuore, la passione, il coraggio e la volontà non sono riusciti a vincere battaglie che non si giocano solo sul campo. Non questa volta, e si salutano i tanti sacrifici di un intero anno, quando spinti da un'intera città si cercava di raggiungere l'impossibile traguardo sfiorato con un dito. Ma restano le emozioni di una stagione strepitosa, e proprio Allan si consacra simbolo dell'impegno di questo gruppo: un uomo che ha dato in questa stagione quasi più del possibile, spinto dalla forza di un sogno portato avanti senza riserve e distrutto in poche ore, dopo un'annata di brividi e di speranze.

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