Napoli, Ancelotti spiega James:
«Un dieci classico e di qualità»

Napoli, Ancelotti spiega James: «Un dieci classico e di qualità»
Sabato 13 Luglio 2019, 21:47 - Ultimo agg. 22:24
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«Non pretenderemo molto in questa prima parte di allenamenti. Abbiamo iniziato con pochi, il grosso del gruppo sta arrivando in questi giorni. I carichi più intensi cominceranno in questa seconda parte di ritiro». Carlo Ancelotti non fa drammi dopo il ko con il Benevento nella prima amichevole di stagione. «Abbiamo giocato abbastanza bene nel primo tempo, sbagliando però troppo davanti alla porta come nello scorso anno. Per il resto possiamo fare solo valutazioni individuali dei calciatori visti all’opera. Stiamo facendo un lavoro che deve portarci ad essere pronti il 24 di agosto».

Il primo marcatore dell'anno è Callejon. «José ha un fisico che gli permette di entrare subito in forma. Non mi aspetto di più dalla prossima partita amichevole con il Feralpisalò, spero solo in una crescita della squadra durante gli allenamenti. Stasera arrivano Insigne e Manolas, speriamo di consolidare il gruppo con la nostra idea di gioco», ha continuato a Tv Luna. «Kostas è un calciatore forte fisicamente e veloce, con Koulibaly sarà una coppia formidabile. Albiol ci mancherà, ma con l’allenamento dovremo combinare i nuovi elementi. Le loro caratteristiche ci permetteranno di giocare più alti e più aggressivi».

«Modulo? In fase difensiva sarà sempre 4-4-2. In fase offensiva lasceremo tre difensori oppure costruiremo con due soli difensori spingendo sull’esterno. Le mie idee posso metterle in atto già con la rosa a disposizione oggi. Qualche accorgimento nella squadra che ci sarà ci farà proseguire su questa linea di gioco». Poi il mercato. «James può giocare in molte posizioni dietro la nostra punta. È un 10 classico, gioca dentro il campo anche quando lo utilizzi sull’esterno. Ha qualità e classe se la squadra glielo concede. Il compleanno? Non l’ho chiamato, gli ho mandato un messaggio, è un calciatore serio ed umile. C’è una trattativa in corso che non è semplice e può essere lunga, speriamo che tutto vada bene ma se non andasse bene siamo già forti. Potrebbero anche cambiare gli obiettivi, il mercato è lungo. Gli attaccanti moderni non sono quelli di vent’anni fa, non devono solo far gol e basta. Per noi Milik è importante per questo, ci aiuta a creare gioco e ha qualità per essere più presente in area».
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