Ancelotti non cambia idea:
Napoli avanti con il turnover

Ancelotti non cambia idea: Napoli avanti con il turnover
di Roberto Ventre
Giovedì 6 Settembre 2018, 10:30
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Una veloce chiacchierata tra Ancelotti e il gruppo azzurro ridotto all'osso per l'assenza di ben 14 nazionali in giro per il mondo: un'analisi dei gol subiti a Genova e delle situazioni di attacco che non si sono concretizzate. La Sampdoria ha segnato tre gol nei tre tiri nello specchio della porta, il Napoli invece non ha sfruttato al meglio le sei palle gol create. Il ragionamento del tecnico alla ripresa della preparazione prima dell'allenamento è partito innanzitutto da questo dato della partita di domenica sera al Ferraris per poi svilupparsi sugli altri aspetti negativi della prestazione degli azzurri.

Un discorso più approfondito con la squadra è rimandato alla prossima settimana, al ritorno a Castel Volturno di tutti i nazionali, un ragionamento più ampio di Ancelotti sull'approccio alle partite che non ha funzionato nelle prime tre giornate di campionato e sull'aspetto psicologico da migliorare per evitare altre false partenze e situazioni poi non sempre semplici da ribaltare come avvenuto contro la Lazio e il Milan. Il tecnico sottolineerà tutto ciò non dovrà più ripetersi in futuro battendo più sull'aspetto mentale che su quello tecnico-tattico. La sensazione infatti è che Ancelotti andrà avanti con la stessa filosofia di gioco e soprattutto che proseguirà con il turnover, anzi lo accentuerà alla ripresa dopo la sosta e in concomitanza dell'inizio della Champions League: gli azzurri giocheranno sette partite in un mese, cinque di campionato e le due europee a Belgrado con la Stella Rossa e al San Paolo contro il Liverpool. Il primo vero e proprio ciclo terribile che prevede ostacoli duri, uno su tutti la Juventus nella partitissima del 29 settembre a Torino. Niente più titolarissimi, tutti possono finire in panchina, oppure essere cambiati: a Genova non hanno giocato Callejon e Hamsik e a fine primo tempo sono stati sostituiti Insigne e Verdi.
 
Il capitano ha saltato una partita, un fatto inedito per lui che l'anno scorso ha giocato 38 partite su 38 in campionato e 49 su 50 stagionali. Lo slovacco è uno di quelli che Sarri non fermava mai in serie A, infatti, il tecnico toscano lo ha sempre schierato nei suoi tre anni, anche se lo ha spesso sostituito o a volte inserito facendo partire dalla panchina. In campionato Hamsik si era fermato l'ultima volta 4 aprile 2015, nella sconfitta all'Olimpico contro la Roma con Benitez in panchina: lo stop a Genova è avvenuto dopo ben 125 partite consecutive in campionato. «L'esclusione dal match contro la Sampdoria di domenica è stata una decisione del tecnico Ancelotti. Prima della partita mi hai chiamato in disparte e mi ha detto che avrebbe apportato alcune modifiche alla formazione e mi sono trovato in panchina», ha scritto sul suo sito il capitano slovacco, titolare ieri sera nell'amichevole contro la Danimarca e in campo per un'ora. «Peccato per la sconfitta, dobbiamo migliorare l'approccio. E' stata la nostra prima sconfitta- ma sappiamo che non è sempre possibile rimontare le partite, ci eravamo già riusciti due volte, ora abbiamo fallito. Dobbiamo migliorare l'approccio», ha aggiunto in riferimento alla sconfitta del Napoli contro la Sampdoria.

Allenamento per pochi intimi, quindi, a Castel Volturno in attesa del ritorno dei nazionali. Un gruppetto con alcuni big del gruppo storico, Callejon, non chiamato dalla Spagna, e Allan, non convocato dal ct Tite del Brasile nonostante il suo ottimo momento di forma, due tra i volti nuovi del Napoli, il terzino francese Malcuit e Verdi, più Maksimovic, Diawara e Ounas. Il giovane attaccante francese è stato una delle poche note liete della trasferta contro la Sampdoria: Ancelotti lo ha lanciato nella mischia in avvio di secondo tempo e nonostante le difficoltà della partita legate al doppio svantaggio e alla serata negativa di molti compagni l'ex esterno del Bordeaux è riuscito a creare pericoli alla difesa della Samp. Potrà essere lui una delle sorprese alla ripresa della sosta: Ancelotti gli ha dato fiducia fin dal primo giorno di ritiro a Dimaro e Ounas sta avendo le sue occasioni dopo non essere mai stato impiegato da Sarri.
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