Napoli, Pasquetta indigesta:
Ancelotti sul banco degli imputati

Napoli, Pasquetta indigesta: Ancelotti sul banco degli imputati
di Delia Paciello
Martedì 23 Aprile 2019, 07:21 - Ultimo agg. 25 Marzo, 04:04
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Casatiello e pastiera resteranno sullo stomaco a tanti napoletani. Oltre alla pioggia e alla giornata uggiosa anche il Napoli ci ha messo il suo: la Pasquetta al San Paolo non è stata di certo piacevole, con l’Atalanta che ha messo Ko i ragazzi di Ancelotti grazie ai gol di Zapata e Pasalic. «Una partita incommentabile, bella sorpresa di Pasqua», mormorano i tifosi. Finisce così 1 a 2 in uno stadio quasi deserto dopo la delusione con l’Arsenal, e l’amarezza aumenta: «Creare tutte quelle palle gol e non segnare è come prendere tanti numeri di telefono di belle donne e non abbuscarsi una carezza», prova a sdrammatizzare l’attore e regista Francesco Albanese.
 
 


Ma il mese di aprile non è stato di certo confortante per tutti coloro che in città vivono di pane e calcio: 6 partite, 4 sconfitte, 1 vittoria e 1 pareggio con l’ultima in classifica. «Siamo tornati indietro di tanto tempo, abbiamo buttato tutto il lavoro fatto per crescere», «Siamo fortunati che anche le altre squadre italiane fanno cilecca, altrimenti potevamo davvero scendere molto giù in classifica», «Ma dov’è finito il Napoli? Non ha senso seguire una squadra che non regala più emozioni», si commenta nelle piazze virtuali.
 
E se Ancelotti parla con naturalezza di un calo di motivazione fra i suoi ragazzi, questo non può che scatenare altre critiche su di lui: «Ma non è l’allenatore che dovrebbe dare carica e motivazione?», «Scusate ma il tanto blasonato tecnico azzurro che ci sta a fare?», «Se invece di Ancelotti ci fosse stato chiunque altro già sarebbe stato esonerato», «Il nome e il curriculum non bastano, ogni esperienza è a sé e questa Carletto la sta fallendo di brutto», «Non voglio essere volgare, dico solo che è meglio che Ancelotti vada via». Insomma il tecnico con tanto di pedigree pare aver tradito le aspettative dei napoletani, tanto che parecchi rimpiangono il Comandante: «Con Sarri sarebbe stata tutta un’altra storia», «Maurizio aveva creato una macchina perfetta, arriva Ancelotti e distrugge tutto».

Per molti però fra le cause di questo brutto periodo c’è qualche assenza importante: «Albiol fuori, Hamsik venduto: il Napoli ha perso tanto da quando sono andati via». E c’è chi riversa le colpe sul presidente: «De Laurentiis pensa solo a far soldi, non gli importa di vincere: ha fatto scocciare persino Hamsik, e ora ci ritroviamo così», «Se vendete il capitano e Rog e non prendete neanche un manichino… credete che noi tifosi siamo scemi?», «La prossima volta invece di aspettare metà stagione ditelo subito che 2 o 3 giocatori importanti andranno via… inutile che poi tentate di farci credere che la cosa fosse riferita a quei quattro fenomeni che abbiamo in panchina. Volete solo prenderci in giro», «Vendi e vattene, #Adlout».

Tanto rammarico e poco entusiasmo pensando al futuro. Il tecnico però si sente soddisfatto della rosa anche nel reparto avanzato. «Ancelotti vuole puntare tutto su Milik in attacco per la prossima stagione: arriveremo in Serie B», «Milik è un ottimo attaccante per una squadra di metà classifica. Se si hanno ambizioni maggiori bisognerebbe puntare su qualcuno che fa la differenza», «Arek da solo non basta, si preannuncia un altro anno di delusioni», è lo sfogo dei tifosi.

E in effetti l’attacco sembrerebbe proprio il reparto più spento che avrebbe bisogno di un valore aggiunto rispetto a quanto dimostrato ultimamente: «Ciro ha centrato la porta, ma non basta più», «Finalmente Mertens segna, ma ormai è vecchiarello non fa più quello che faceva un tempo», si legge sui social. E nessuno dei subentrati sembra in grado di dare la carica mancante: «Ancelotti li fa entrare in campo solo per far accrescere il loro valore e accontentare il presidente», punge qualcuno col dente avvelenato.

Eppure le occasioni sotto porta ci sono state, ma vuoi la poca lucidità degli attaccanti e anche la dea bendata che ci mette il suo, la palla pareva proprio non voler oltrepassare la linea bianca: come lo sfortunato tiro di Milik salvato sulla riga da Masiello. «Ma come si fa!», è stato l’urlo comune in città. E come se non bastasse, anche la difesa comincia a preoccupare: «Albiol fuori, Chiriches infortunato, abbiamo fatto entrare Luperto: non vi pare ci sia un’emergenza?».

Nero come il cielo del lunedì In Albis l’umore dei napoletani. E stavolta non ci sono speranze alle quali aggrapparsi: demotivati i giocatori, demotivati anche i loro supporters. Una stagione strana dopo le forti emozioni dello scorso anno. Ma bisogna mantener salda la testa: c’è il secondo posto da proteggere. E ritrovare intensità e grinta non farebbe di certo male a una squadra che, nonostante le polemiche sul campionato e le mancate vittorie, rendeva fieri e soddisfatti i suoi tifosi.
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