L'avvocato: «Interferenza di altri club? Concorrenza sleale»

L'avvocato: «Interferenza di altri club? Concorrenza sleale»
di Delia Paciello
Mercoledì 7 Febbraio 2018, 09:05 - Ultimo agg. 22 Marzo, 21:14
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Pagine e pagine di contratti. Giocatori che vanno, giocatori che restano, e allenatori cercati da grandi club europei: è calda l’atmosfera in casa Napoli. Maurizio Sarri è infatti l’uomo del momento, finito nel mirino persino del Real Madrid e del Chelsea. Il suo contratto prevede una clausola che può liberarlo dai vincoli con la società napoletana dietro pagamento di una cifra vicina agli otto milioni di euro: ma questo al momento di sicuro non spaventa le pretendenti. Sulla situazione fa chiarezza il professore Francesco Bocchini, esperto di diritto sportivo ed avvocato presso l’Associazione italiana calciatori e l’Associazione italiana allenatori: «La clausola di recesso che vincola l’allenatore o il calciatore al club è prevista dal codice civile art.2119; essa prevede che le parti convengano davanti all’eventualità di recedere il rapporto lavorativo a tempo determinato prima del termine stabilito dietro pagamento di  un corrispettivo, che può essere corrisposto da parte dello stesso lavoratore o di una società di calcio potenziale acquirente».

È la strategia ultimamente utilizzata dal presidente De Laurentiis, messa in atto anche nel presente, nel caso del tecnico toscano. Ora il patron azzurro vorrebbe però annullare la clausola per acquisire totale potere decisionale rispetto all’uscita dell’allenatore. Ma solo Sarri può cambiare la situazione ed accordare al presidente l’annullamento della clausola. «La clausola rescissoria all’interno del diritto sportivo prende spunto dall’ordinamento spagnolo. Ritengo tuttavia che sia utile, perché come affermato dalla corte costituzionale è da un lato espressione della libertà fondamentale del lavoratore di scegliere il club dove svolgere la sua attività, dall’altra tutela economicamente la società che cede», continua Bocchini.

Poi ci sono casi e casi. Capita spesso che il valore del calciatore o dell’allenatore cambi nel corso del rapporto lavorativo, e la clausola rescissoria può risultare troppo bassa o troppo alta. Basti pensare che per portar via Mertens oggi servono poco più di 30 milioni di euro, una cifra assolutamente abbordabile visto quelle che circolano nel calciomercato. «Il vero nodo infatti è il quantum – spiega l’esperto di diritto sportivo -. La clausola deve infatti tener conto non solo del valore iniziale del giocatore, ma deve quantificare economicamente le prestazioni che il calciatore può dare alla società nel corso del rapporto lavorativo».

Un altro importante punto riguarda i tempi: la clausola infatti ha valore entro determinate date, stabilite arbitrariamente dalle parti: «È interessante valutare anche questo aspetto: la clausola deve tener conto del periodo in cui il lavoratore può arrivare al massimo delle sue prestazioni. Spesso questo non coincide con il periodo iniziale, e per operare la clausola viene scelto un tempo intermedio nel quale il valore del calciatore o dell’allenatore potrebbe risultare più alto». Ci sono insomma tanti fattori da studiare nelle lunghe modulistiche contrattuali del Napoli.

Ma questa finestra di mercato ha offerto altri importanti spunti su cui riflettere: il caso Younes, «scappato» all’Ajax dopo le visite mediche e la gita al centro sportivo di Castel Volturno. Sarebbe dovuto restare per dare un contributo nella seconda parte della stagione, ma un ripensamento lo avrebbe spinto a continuare con la squadra olandese fino a giugno. Come confermato dall’agente dell'attaccante, già c’è la sua firma sul contratto per la prossima estate; ma Amin ha fatto sapere che non è ancora certo di arrivare a Napoli. «Nella situazione descritta Younes sarebbe vincolato al club azzurro come da contratto. Ma all’interno dei contratti stessi è prevista una clausola di risarcimento danni che prende valore qualora il giocatore decida di non rispettare gli accordi: in queste circostanze sarebbe costretto a risarcire la società e avrebbe dei veti temporanei per giocare in altri club».

La faccenda Younes però si intriga ancora: stando alle parole di De Laurentiis ci potrebbe essere l’intromissione di altre società nell’affare (il Bayern Monaco sotto consiglio della Juve), che tenterebbero di ostacolare il suo arrivo in azzurro. «In questo caso il calcio Napoli potrebbe intraprendere un’azione legale per concorrenza sleale, oltre a richiedere un risarcimento per i danni arrecati alla squadra per il mancato arrivo del calciatore». Si prospetta un quadro alquanto complicato da sbrogliare nei prossimi mesi: dalla situazione contrattuale di Sarri a quella di Mertens e di altri azzurri, fino all’intrigo intorno al mancato arrivo dell’attaccante tedesco. I prossimi mesi potrebbero dunque riservare nuovi colpi di scena. 
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