Napoli, caccia al secondo posto
Patto tra Sarri e squadra

Napoli, caccia al secondo posto Patto tra Sarri e squadra
di Roberto Ventre
Martedì 16 Maggio 2017, 08:02 - Ultimo agg. 10:56
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Niente facce tristi, niente scoramento per la vittoria della Roma sulla Juventus e con le chance di raggiungere il secondo posto che si sono ora drasticamente ridotte. «Il Napoli la corsa la fa su se stesso», questo il pensiero filtrato ieri mattina a Castel Volturno al primo allenamento della settimana in vista della Fiorentina. La corsa azzurra finora ha portato in dote quattro punti in più rispetto alla scorsa stagione senza Higuain, con l’infortunio di Milik, un’eta media più bassa e la valorizzazione della rosa. Questo è l’orgoglio di Sarri, dello staff tecnico, del direttore sportivo Giuntoli e di tutta la squadra.

Ecco perché c’è la voglia fortissima di fare bottino pieno nelle ultime due partite per arrivare a 86 punti, raggiungere cioè una quota che in altri campionati avrebbe potuto significare scudetto e che rappresenterebbe il record di punti totalizzato dal Napoli in tutta la sua storia. La testa è soltanto su se stessi e non su quello che sta facendo o che farà la Roma. In questo senso non ci si è soffermati sulla sconfitta della Juve all’Olimpico e non si pensa su quello che potrà fare la Roma nelle ultime due partite contro Chievo e Genoa. C’è soddisfazione per un bilancio da considerare fin qui positivo per quello che è stato il gioco espresso, impreziosito da numerosi record. Si guarda in positivo e non al rimpianto per i punti persi nelle singole partite (vedi soprattutto quelli contro Pescara e Palermo che sono in fondo alla classifica). L’analisi viene fatta in maniera globale nella stagione in cui il Napoli ha giocato la Champions e non l’Europa League: il rendimento in campionato è stato superiore rispetto all’anno scorso. Ecco perché si pensa alla sfida contro la Fiorentina per proseguire il cammino finora uguale per numeri di punti tra casa e trasferta. Grande soddisfazione per la vittoria nettissima di Torino e soprattutto la voglia di non arrendersi. «Crediamoci fino alla fine. Forza Napoli sempre», questo il messaggio di Koulibaly sul suo profilo Twitter. «Non mi aspettavo un risultato così ampio, il Torino è una squadra di qualità e lo ha dimostrato nel derby pareggiato contro la Juve. Siamo stati grandi», ha scritto sul suo sito Hamsik, il capitano che anche in questo campionato ha giocato tutte le partite (36 su 36) entrando solo una volta dalla panchina contro l’Empoli al San Paolo.

La squadra è carica e motivata a chiudere la stagione con il record dei punti, gli azzurri stanno benissimo da un punto di vista fisico a Torino un’altra conferma dell’ottima preparazione atletica. Il Napoli i punti li ha persi a ottobre: tre sconfitte in un mese contro Atalanta, Roma e Juventus sulle quattro complessive, compresa quella nel ritorno ancora contro la squadra di Gasperini. Una brusca frenata da attribuire principalmente all’infortunio di Milik e alle difficoltà iniziali a trovare un altro centravanti affidabile per il 4-3-3, prima dell’esplosione di Mertens.
Il Napoli, invece, ha viaggiato a velocità doppia nel girone di ritorno, gli azzurri hanno conquistato più punti di tutti, 42 in 17 partite (la Roma ne ha totalizzati 40 e la Juve 37). Un trend nettamente migliore rispetto a quello dell’andata: in 19 partite infatti la squadra di Sarri di punti ne aveva messi insieme 38. Il saldo positivo, quindi, è già di 4 punti e ci sarà la possibilità d’incrementarlo ulteriormente nelle ultime due giornate. Altri elementi che spingono il gruppo a una grande fiducia per le ultime due partite al di là di quello che farà la Roma. Altra buona notizia ieri il ritorno in gruppo di Maksimovic, indisponibile contro il Torino per un infortunio alla caviglia. Sarri ha tutti per il rush finale.
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