Napoli, in uscita Verdi e Diawara:
«Giusto, finora hanno deluso»

Napoli, in uscita Verdi e Diawara: «Giusto, finora hanno deluso»
di Dario Sarnataro
Martedì 26 Marzo 2019, 12:00
3 Minuti di Lettura
Il futuro del Napoli è già partito. E nella squadra 2.0 di Ancelotti non troveranno spazio «campioni anche di prospettiva, ma poco adatti calcio di Carlo», come sottolineato dal presidente Aurelio De Laurentiis. Gli indiziati sono anche quelli meno utilizzati e dal rendimento più incerto, ovvero Diawara, Verdi e Ounas, innanzitutto.

«Non lo diciamo noi ma lo dimostrano le scelte dell'allenatore e il loro minutaggio sottolinea Salvatore Bagni e del resto sono quelli che hanno deluso le aspettative. Diawara è ancora giovane ma non si è ritagliato un suo spazio vitale, è stato troppo timido prima come vice Jorginho e poi non scalzando un adattato al ruolo come Hamsik. Onestamente un'altra stagione come questa non serve né a lui e né al Napoli. Ounas prosegue l'ex azzurro ha mostrato grandi qualità ma forse ad Ancelotti serve altro dal punto di vista tattico. Verdi è stato frenato dagli infortuni ma quando ha avuto l'opportunità di giocare non ho visto in lui la rabbia e la personalità per conquistare la maglia da titolare. Per far parte di un progetto vincente non serve avere semplicemente spazio ma ottenerlo nei grandi incontri».
 
L'ex direttore generale Pierpaolo Marino amplia il discorso «Se De Laurentiis ha parlato in quel modo vuol dire che ne avrà discusso con Ancelotti e Giuntoli. Al di là dei nomi penso che al Napoli deve acquisire più fisicità e maggiore cattiveria agonistica per avere un peso diverso nelle gare internazionali. In serie A può bastare la qualità tecnica, in Europa servono centimetri e personalità nelle gare clou e aggiungere calciatori abituati a vincere».

Insomma calciatori più pronti di Ounas, Verdi e Diawara «I primi due hanno le stesse caratteristiche di Insigne e Mertens, e non alzano l'atletismo. Lo stesso Diawara non ha dato seguito alle ottime cose intraviste a Bologna».

L'allenatore Gigi Cagni guarda più lontano. «Sono certo che in due anni Ancelotti vincerà qualcosa col Napoli, il suo progetto è appena iniziato. Saprà lui decidere sui calciatori che vede da vicino, ha fatto esperimenti e valutazioni a iosa anche per il futuro. Da Diawara in effetti mi aspettavo molto di più. Di certo, come mi diceva Guardiola, una squadra come il Napoli se vuole vincere deve avere 18 giocatori dello stesso livello, ai quali può aggiungere giovani promesse o scommesse». Infine Giorgio Ciaschini, storico vice di Ancelotti. «Carlo avrà bene in mente dove si può migliorare il Napoli. È chiaro che per provare a vincere bisogna affiancare ai giovani come Ruiz, Meret, Zielinski e Milik calciatori già pronti. È una questione di scelte: o si segue la strada della valorizzazione dell'intera rosa, oppure si cerca di migliorarla per centrare qualche obiettivo».

Diawara, Ounas e Verdi restano i maggiori indiziati a lasciare Napoli. «Non saprei, di certo Ounas ha grandi qualità ma sembra ancora acerbo, Diawara pare non aver fatto progressi rispetto alle qualità mostrate a Bologna e anche Verdi non è riuscito a esprimersi ancora al meglio. Avrebbero bisogno di continuità, ma a Napoli è difficile averla se si perseguono giuste grandi ambizioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA