Fabián, che spavento con la suina:
il Napoli allerta tutta la squadra

Fabián, che spavento con la suina: il Napoli allerta tutta la squadra
di Pino Taormina
Venerdì 22 Marzo 2019, 07:01 - Ultimo agg. 13:23
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L'influenza A, conosciuta anche come «suina», è la malattia che ha costretto Fabian Ruiz al ricovero a Madrid. Solo ieri pomeriggio, al momento delle dimissioni dalla struttura sanitaria, i medici della nazionale spagnola hanno svelato la diagnosi. Chiariamo subito: a parte il nome che evoca la drammatica pandemia del 2009, non c'è nulla di preoccupante o di grave in quello che ha colpito lo spagnolo negli ultimi giorni. Però, aveva sorpreso la scelta dei sanitari di non curare il calciatore nel ritiro ma di trasferirlo in corsia. A dire il vero, nelle prime ore neppure i medici castigliani erano riusciti a venire a capo dei problemi respiratori, della febbre alta e dello stato di affaticamento di Fabian. Sono bastati dei test per scoprire il ceppo dell'influenza H1N1 che 10 anni gettò nella paura il mondo ma che adesso non è altro che una forma di influenza. Anche se, per fortuna, non particolarmente diffusa. Nel passato il Borussia Dortmund venne falcidiato da una piccola epidemia interna e anche Toure e Abidal sono stati vittima del virus nel 2011.
 
Nella mattinata di ieri il club azzurro ha ricevuto dallo staff sanitario spagnolo tutte le informazioni sulle condizioni di Fabian. Il Napoli era pronto a inviare un proprio medico a Madrid ma il centrocampista è da ieri sera a casa a Siviglia. Dove dovrà semplicemente recuperare dai postumi della febbre. Ci vogliono cinque giorni di riposo prima che possa mettersi di nuovo in volo per l'Italia. Almeno cinque giorni, in assenza di complicazioni. Di fatto, dopo aver saltato la gara con l'Udinese, sarà assente anche contro la Roma. Però ieri il club azzurro ha inviato a tutti i calciatori un messaggio: nel senso, di non sottovalutare gli eventuali sintomi influenzali che dovessero insorgere in queste ore. La situazione è assolutamente sotto controllo e non preoccupa anche perché non sono segnalati altri calciatori con febbre o tosse. Insomma, sarebbe un caso isolato. Che produce, per l'appunto, nessuna preoccupazioni nell'ambiente Napoli perché non ci sono altri calciatori debilitati in queste ore.

I medici dell'Hospital Universitario La Moraleja hanno indagato sugli ultimi giorni di Fabian prima della partenza per Madrid. Lo spagnolo ha preso parte alla trasferta a Salisburgo e quindi ha volato con il charter della squadra in Austria. I sintomi li ha manifestati due giorni dopo, a Castel Volturno con tosse, starnuti e tutti i sintomi delle classiche influenze. Potrebbe essere stato proprio lo sbalzo di temperatura ad aver provocato lo stato febbrile. In ogni caso, dopo le precauzioni delle ultime ore, la decisione di dimettere il 21enne è legata proprio alle sue condizioni buone e al fatto che non ci sono possibilità di poter contagiare chi gli starà vicino. Non è necessaria alcuna profilassi, ipotesi che i medici della Spagna avevano ipotizzato quando erano venuti a conoscenza della diagnosi. Non ci sono giocatori della Roja che hanno manifestato sintomi influenzali in queste ore.

Chiaro che Fabian si allenerà a casa sua nei prossimi giorni con una cyclette. E poco altro. Diciamo che mercoledì dovrebbe rientrare a Castel Volturno, esattamente come era nei programmi iniziali tenendo conto che avrebbe dovuto esordire con la Spagna. Ieri, puntuale, la telefonata di Carlo Ancelotti che già lunedì lo aveva sentito per autorizzarlo a restare a Siviglia per riposarsi dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera. Fabian ieri, dopo il post sul sito della nazionale con gli agenti Alfaro Garcia e Orife (tutti con le mascherine) in cui si spiega che il ricovero era per una gripe A, ha mandato gli auguri alla nipotina di 9 anni, «la luce dei miei occhi», mostrando di essere in netta ripresa.
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