Napoli-Feyenoord, la pagella di Mimmo Carratelli

Napoli-Feyenoord, la pagella di Mimmo Carratelli
Mercoledì 27 Settembre 2017, 08:23 - Ultimo agg. 08:54
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Pagella Napoli-Feyenoord.
 


7 REINA
In divisa verdeluna. Primo tempo con una parata a terra e un rinvio sbagliato. Subito impegnato nella ripresa dalle conclusioni di Berghuis e El Ahamdi. Salti di gioia dopo avere parato il rigore di Toornstra sul 2-0. Poi sventa un’altra conclusione di Berghuis deviata da Vilhena. Le critiche non lo toccano, ha il fisico per reggerle. In Champions torna protagonista. Si arrabbia per il gol preso nel recupero.
 
6 HYSAJ
Toornstra resta arretrato in un centrocampo a quattro, viene avanti il terzino Haps. Ma spinge e, nella ripresa, con una grande discesa va fino in fondo e ottiene un corner. Negli ultimi venti minuti soffre le puntate di Basacikoglu subentrato a Toornstra. Il Feyenoord non rinuncia ad attaccare anche sotto di tre gol. Il Napoli deve stringere le linee difensive. E Hysaj c’è nel respingere ogni insidia.
 
6,5 MAKSIMOVIC
A riposo Albiol (mal di schiena), riecco il corazziere serbo (1,93) alla seconda apparizione. Implacabile in marcatura su Boetius che ferma più volte (è l’olandese più pericoloso), non pulito e preciso nei disimpegni. Ma la prestazione è complessivamente positiva. Ancora più sicuro nella ripresa, sempre ben piazzato e, nei corpo a corpo, non cede mai. Ha il fisico per imporsi e la grinta del marcatore puro.
 
6,5 KOULIBALY
Attacco olandese evanescente. Becca l’ammonizione per fallo su Amrabat (36’). Era stato ammonito anche contro lo Shakhtar. La squalifica scatta alla terza ammonizione e perciò giocherà la prossima contro il Manchester City. Sfiora il quarto gol di testa allo scadere della partita: colpo efficace ma fuori bersaglio. In coppia con Ghoulam non riesce a fermare Amrabat sul gol olandese nel recupero.
 
6,5 GHOULAM
Primo tempo guardingo, non spinge molto. Il Feyenoord scaraventa lanci lunghi oltre il centrocampo e la linea difensiva deve stare attenta. Berghuis gioca molto largo sulla sua fascia. Non sembra da rigore il contatto su Berghuis. Nella ripresa si fa vedere in avanti e inanella un’altra prestazione soddisfacente. E’ uno degli azzurri più in forma in questo momento, vola sulle ali del gol a Ferrara.
 
7 ALLAN
In pressing totale non solo su Vilhena (e damme stu Vilhena). E’ dappertutto, dal limite dell’area azzurra, quando ferma Boetius al tiro (47’), al limite dell’area olandese. Novanta e più minuti pieni di corsa, palloni recuperati, spinta offensiva, lotta continua. Un vero punto di forza. Non si può rinunciare alla sua forte presenza.
 
6,5 JORGINHO
El Ahmadi gioca lontano a protezione della difesa e così ha libertà di azione in mezzo al campo. Ma deve velocizzare le giocate perché non può tenere palla, il centrocampo olandese, sostenuto dagli attaccanti, in superiorità numerica (a quattro), lo accerchia. Si sottrae al pressing, ma qualcosa non va sulla sinistra e Jorginho soffre nei disimpegni.
 
5,5 HAMSIK
Una conclusione fuori nel primo tempo sull’imbeccata di Mertens. Il centrocampo olandese è folto, intenso, aggressivo e trova difficoltà a sviluppare gioco. Per giunta non ci sono le solite combinazioni a tre sulla sinistra. Isolato e ingabbiato nelle marcature olandesi, fra Tapia che esce dalla linea difensiva e Amrabat. Lascia il campo al 70’ (Zielinski).
 
7 CALLEJON
Primo tempo un po’ alla larga. Si spreca nel pressing sul portiere e copre sugli inserimenti offensivi del terzino Haps, ma in attacco si vede poco. Gli olandesi chiudono le linee di passaggio. Ingrana nel secondo tempo sino a  siglare il terzo gol con tiro basso da destra nell’angolo lontano, smarcato dall’assist di Mertens. Esce al 73’ (Rog).
 
7 MERTENS
Gioca più da suggeritore e di sponda nella prima parte della gara. Dopo una palla-gol allungata ad Hamsik alla fine del primo tempo, colpisce a inizio di ripresa sull’errore del difensore Diks. Al Feyenoord aveva segnato due gol quando giocava in Olanda col Psv. Poi l’assist per la rete di Callejon. Molta corsa, pochi palloni giocati, ma essenziali.
 
7 INSIGNE
Amrabat ciccì coccò, sono Insigne e me ne vo. Strappa palla all’olandese e va a segnare per l’immediato vantaggio (7’). Poi un secondo tiro non trattenuto da Jones e una gran conclusione al volo però fuori porta. Partita anche di sacrificio per i numerosi rientri difensivi stoppando i rapidi contrattacchi del Feyenoord poggiati molto sulla sua fascia.
 
6 ZIELINSKI
Al posto di Hamsik (70’) com’è ormai consuetudine. Molto attivo e veloce, vivacizza il gioco sulla sinistra. A un passo dal gol, anticipato da Indiana Jones. Poi ben presente nell’area azzurra salvando in corner una puntata offensiva degli olandesi. Dà sostanza al centrocampo in un match in cui il Feyenoord non ha mai rinunciata a giocare attaccando.
 
6 ROG
Sostituisce Callejon (73’) e, stavolta, entra tranquillo, senza foga, risparmiandosi il solito fallo iniziale per grinta eccessiva. Non deve far molto col Napoli ampiamente in vantaggio. Copre la fascia destra azzurra, attento agli inserimenti dei centrocampisti olandesi. Buona corsa, qualche contrasto vinto. Elemento sempre utile.
 
6 DIAWARA
In campo al posto di Jorginho (80’). Buoni recuperi, energica presenza nel cuore del gioco. Un fallo a centrocampo su Amrabat gli costa il “giallo”. Anche lui era stato ammonito contro lo Shakhtar. Non ha modo di brillare, ma gioca solo gli ultimi tredici minuti e non deve inventarsi nulla, mentre il Feyenoord continua ad attaccare.
 
6,5 SARRI
Schiera la formazione base (basic instinct) e il Feyenoord ha parecchie assenze, ma sorprende il Napoli con un match disinvolto, gran palleggio e possesso (superiore nel primo tempo, alla fine è parità). Il gioco azzurro non scorre, manovre a singhiozzo. Per giunta, l’arbitro scozzese lascia correre sui contrasti energici degli olandesi. La prudenza difensiva di Ghoulam fa mancare i consueti “triangoli” a sinistra. In ogni caso, i tre gatti magici dell’attacco vanno a segno e Reina para anche un rigore (che non c’era). Rinfresca le energie della squadra con gli inserimenti finali di Zielinski, Rog e Diawara. Su tutte le furie per il gol incassato nel recupero. Sottoliena che è stata la quarta partita in nove giorni.
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