Il Napoli torna all'antico:
Ancelotti rilancia Callejon a destra

Il Napoli torna all'antico: Ancelotti rilancia Callejon a destra
di Roberto Ventre
Venerdì 14 Settembre 2018, 08:00
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Torna Callejon, titolare con la Fiorentina dopo la panchina con la Sampdoria, un'assenza che si è avvertita moltissimo soprattutto in termini di equilibrio. Sulla fascia Verdi non è riuscito ad assicurare la stessa copertura e il Napoli in fase difensiva ha sofferto tanto e non solo per le tre reti subite. Cambiano gli allenatori ma la sua presenza in campo resta indispensabile ed è così anche con Ancelotti, il suo terzo tecnico a Napoli dopo Benitez e Sarri che lo ritenevano insostituibile.

Lo spagnolo riprende la striscia da record interrotta al Ferraris, 259 presenze come Maradona, con i viola staccherà Diego: Josè al sesto anno in azzurro ha saltato solo quattro partite tra campionato e coppe (Sassuolo e Genoa per squalifica, Villareal in Europa League e contro la Samp per scelta tecnica): una vera e propria macchina, tra gli stakanovisti d'Europa.

C'era anche lui in campo nel pomeriggio maledetto del Franchi, il 29 aprile scorso: affondò insieme agli azzurri contro una Fiorentina scatenata. Una partita che segnò la stagione, il Napoli quel giorno diede addio ai sogni scudetto. Callejon avrà un motivo in più domani sera per fare bene e provare a segnare il suo primo gol stagionale in campionato: con la Fiorentina fece centro nel 2-1 degli azzurri al Franchi, e nel 3-0 a Fuorigrotta, due precedenti con Benitez in panchina, e fu decisivo per il passaggio ai quarti di finale di coppa Italia (1-0 al San Paolo). Tre reti in tredici partite, 74 in totale con la maglia azzurra: uno score che vuole migliorare per entrare sempre più nella storia del Napoli.
 
Si riparte con il tridente e il 4-3-3, cioè con il modulo base scelto da Ancelotti: gli esterni saranno Callejon e Insigne, il centravanti dovrebbe essere nuovamente Milik in ballottaggio con Mertens. Il polacco e il belga si alterneranno tra campionato e Champions League, due partite ravvicinate che si giocheranno nel giro di tre giorni. Automatizzati i movimenti di Sarri, ancora qualche difficoltà invece ad apprendere al meglio quelli di Ancelotti: gli esterni sono chiamati maggiormente a convergere per cambiare gioco o per muoversi tra le linee. Lo spagnolo nella prima amichevole a Dimaro sembrava tra quelli più in difficoltà, invece si è poi rapidamente messo in carreggiata e ha subito stregato anche il nuovo allenatore per la sua straordinaria professionalità: contro il Carpi nonostante la febbre diede la sua disponibilità ad andare in panchina, entrò e segnò anche un gran gol in pallonetto.

Testa alla Fiorentina: Ancelotti è entrato ieri nei dettagli della partita, al rientro di tutti i nazionali e con il gruppo al completo. Callejon avrà come sempre un ruolo chiave, la Fiorentina di Pioli infatti gioca con lo stesso modulo e sfrutta al meglio proprio le fasce laterali. Lo spagnolo, quindi, avrà il compito di affondare dal lato di Hugo ma anche di contenere la spinta del terzino brasiliano.

Comincia ora il tour de force con sette partite in ventidue giorni tra campionato (Fiorentina, Torino, Parma, Juventus e Sassuolo) e Champions League (Stella Rossa e Liverpool): Ancelotti andrà avanti con il turnover ma Callejon è sicuramente uno di quelli che non sarà mai semplice da togliere. Con la Fiorentina si riparte dallo spagnolo e dalle sue qualità: corsa, intensità, capacità di andare in profondità e di coprire. Voglia di vincere sempre senza mollare di un centimetro: la carica di Josè per battere la Fiorentina.
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