Il nuovo Napoli in 80 giorni:
così Gattuso ha superato Ancelotti

Il nuovo Napoli in 80 giorni: così Gattuso ha superato Ancelotti
di Bruno Majorano
Lunedì 2 Marzo 2020, 07:30
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Non sarà affascinante come salire su una mongolfiera e provare a compiere il giro del mondo, ma in 80 giorni l'impatto di Gattuso a Napoli è stato altrettanto rivoluzionario. Perché prima di guardare dove sono oggi gli azzurri (in classifica e con la testa), bisognerebbe ricordarsi dove erano l'11 dicembre 2019, ovvero quando Ringhio si è messo al timone di una nave in mare aperto e nel pieno di una burrasca.

L'esonero di Ancelotti era arrivato dopo un fragoroso 4-0 di Champions contro il Genk, risultato che aveva garantito agli azzurri l'accesso agli ottavi di finale della massima competizione europea. Ma i problemi erano tutt'altro che risolti. D'altra parte l'esordio di Gattuso era coinciso con la sconfitta casalinga in campionato contro il Parma con annesso infortunio di Koulibaly (che al momento è ancora fuori dai giochi). Insomma: inizio da paura per Ringhio che ha saputo mettersi sotto e ha iniziato a lavorare con i suoi metodi, senza guardare in faccia a nessuno. Ha preso una squadra con il morale sotto i tacchetti, funestata da guerre intestine tra musi lunghi per le multe da pagare e mal di pancia per i contratti in scadenza. E lui? Niente paura. Come un pugile di esperienza ha saputo incassare. Tutto. Il malcontento, i risultati (all'inizio della sua avventura sono stati decisamente negativi) e un gioco che faticava terribilmente a decollare. Ma senza mai perdere il senno. Ha alzato la voce quando è stato necessario, ha parlato faccia a faccia con tutti gli scontenti e non ha avuto paura di tenerli a colloquio fino alle 3 di notte dopo il brutto ko casalingo contro la Fiorentina. Un chiarimento fondamentale per mettere la pallina sul piano inclinato e inziare a carburare.
 
 

Non stupisce allora che dopo la vittoria di sabato contro il Torino si sia potuto parlare di Napoli forza 9. Gli azzurri di Gattuso hanno conquistato la nona vittoria della nuova gestione rilanciandosi fortemente in campionato dopo la notte speciale in Champions League contro il Barcellona. Le reti di Manolas e Di Lorenzo hanno aiutano il nuovo Napoli che ha già fatto meglio di quello di Carlo Ancelotti in termini di numeri. Nove le vittorie di Gattuso tra campionato e Coppa Italia, otto quelle portate a casa da Ancelotti nelle 21 gare giocate fino a dicembre. Impossibile non notare il cambio di marcia dopo quello in panchina. Non solo il modulo nuovo, ma un approccio moderno e vincente ha portato gli azzurri a non avere più paura, a essere più sereni e soprattutto più decisi ogni qual volta sono scesi in campo. Il lavoro di Gattuso paga, perché è dal lavoro che Ringhio è ripartito. Allenamenti che sulle prime sono sembrati quasi estenuanti per gli azzurri che fino a quel momento si erano addirittura lamentati per lo scarso allenamento fatto con Ancelotti. Nessun pericolo di annoiarsi o di rilassarsi, perché Gattuso li ha messi sotto fin dal primo giorno. E allora era quasi fisiologico dover aspettare qualche settimana, aspettare che i carichi pesantissimi venissero assimilati e smaltiti. D'altra parte già ai tempi del Milan i primi risultati di Gattuso furono negativi (5 punti nelle prime 5 partite), ma poi ci fu la scolta. Proprio come a Napoli. Visto che nelle successive 5 sono arrivati 9 punti mentre nelle ultime 5 i punti sono diventati 13 con gli azzurri imbattuti (un solo pareggio, quello di Champions contro il Barcellona). Ecco perché quello fatto da Gattuso in 80 giorni non sarà un giro del Mondo in mongolfiera, ma ha tutti i crismi per apparire come qualcosa di straordinario. 
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