Le mille facce del nuovo Napoli:
è Insigne il jolly di Ancelotti

Le mille facce del nuovo Napoli: è Insigne il jolly di Ancelotti
di Roberto Ventre
Lunedì 17 Settembre 2018, 07:00
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Le mille facce del Napoli di Ancelotti, l'ultima trovata di Carlo: Insigne centrale d'attacco in coppia con Mertens in un 4-4-2 tutto nuovo contro la Fiorentina. Una mossa che ha funzionato soprattutto nella ripresa quando è entrato Milik al suo fianco. Il sistema di gioco ha funzionato soprattutto in termini d'equilibrio ma non è detto che sia quello definitivo, Ancelotti infatti potrà cambiare ancora e riaffidarsi al 4-3-3, oppure al 4-3-2-1 e in determinate circostanze anche al 4-2-3-1 con i quattro attaccanti schierati tutti quanti insieme contemporaneamente.

Il Napoli resta aperto a più soluzioni tattiche: Ancelotti deciderà in base allo stato di forma degli azzurri, alla partita e alle caratteristiche dell'avversario. Sarà così anche domani sera a Belgrado nell'esordio di Champions League contro lo Stella Rossa in un caldissimo e tutto esaurito Marakana. Partenza degli azzurri prevista in tarda mattinata da Capodichino, niente allenamento a Castel Volturno come nei tre anni di Sarri: gli azzurri disputeranno stasera la rifinitura a Belgrado. Con il gruppo c'è anche Meret ma il portiere non è ancora disponibile: partirà con i compagni per continuare il suo programma specifico di allenamenti dopo la frattura all'ulna accusata a Dimaro il secondo giorno di ritiro.
 
Diverse le opzioni di Ancelotti: il 4-4-2 proposto contro la Fiorentina ha migliorato il Napoli innanzitutto in fase difensiva, tanto è vero che gli azzurri per la prima volta dall'inizio del campionato non hanno preso gol. E poi la formula nuova d'attacco ha sgravato Insigne dai compiti difensivi più pesanti sulla fascia e così è aumentata la sua lucidità nelle giocate d'attacco come in occasione di quella spettacolare messa in mostra nel gol decisivo sull'assist di Milik. In fase offensiva ne trae giovamento soprattutto Zielinski che può puntare con più continuità verso la porta avversaria lanciandosi negli spazi alle spalle dei difensori. Insomma un maggiore equilibrio della squadra rispetto alle precedenti versioni e ciò potrebbe indurre Ancelotti a dare continuità anche in Champions League ma il tecnico deciderà solo nell'immediata vigilia del match di Belgrado.

Tre ritorni certi in Champions League contro la Stella Rossa. In porta gioca Ospina, il portiere colombiano in panchina al San Paolo contro la Fiorentina dopo le due partite da titolare contro Milan e Sampdoria nelle quali ha subito cinque reti. Lo ha annunciato lo stesso Ancelotti nel dopo partita contro la Fiorentina, quella in cui ha schierato Karnezis che è rimasto imbattuto. In difesa torna Albiol da centrale in coppia con Koulibaly, anche se Maksimovic si è ottimamente disimpegnato contro la Fiorentina. Ma la presenza dello spagnolo, tenendo presente l'importanza delle rotazioni nella filosofia del nuovo allenatore è da considerarsi scontata. In attacco spazio a Milik che sabato ha giocato meno rispetto a Mertens e potrebbe essere più utile in partenza in un match acceso come quello che si preannuncia a Belgrado.

Stavolta i dubbi riguardano il centrocampo e sono più che altro legati a un discorso di minutaggio. Allan, Hamsik e Zielinski infatti sono rimasti in campo tutta la partita con la Fiorentina e hanno avuto un grande dispendio di energie. Ancelotti lo terrà presente e potrebbe cambiare qualcosa lanciando nella mischia qualcuno tra Rog, Diawara e Fabian Ruiz, quest'ultimo unico a non aver giocato neanche un minuto delle prime quattro partite di campionato. Certo è che con la presenza di Callejon e Zielinski sulla linea dei centrocampisti Hamsik e Allan hanno funzionato come diga centrale davanti alla difesa a quattro ma anche Diawara e Rog potrebbero ricoprire le stesse mansioni. L'alternativa a Zielinski, diventato essenziale con Ancelotti in qualsiasi sistema di gioco, è rappresentata da Fabian Ruiz. 
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