Napoli, brutto pari e una certezza:
la juve suderà per lo scudetto

Napoli, brutto pari e una certezza: la juve suderà per lo scudetto
di Anna Trieste
Lunedì 12 Marzo 2018, 09:30
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Si chiude con un brutto pareggio a reti inviolate a San Siro una settimana che definire drammatica per Napoli e i napoletani è riduttivo. Dopo la sconfitta casalinga con la Roma, infatti, non solo i partenopei hanno dovuto subire i contraccolpi di un molto più che virtuale sorpasso della Juve in cima alla classifica di serie A ma poi nelle ore successive, a voto ultimato e scrutini terminati, hanno pure dovuto apprendere che oltre al rischio di vedere di nuovo i bianconeri campioni d'Italia ci sta pure quello concretissimo di vedere il leader della Lega Matteo Salvini presidente del Consiglio o comunque membro del Governo. Come se tutto ciò non bastasse, inoltre, nelle ore immediatamente precedenti il match vita o morte del Meazza con l'Inter, un'altra pesantissima batosta arriva a colpire il già provatissimo stato d'animo dei partenopei: Carlo Cracco, lo chef stellato della televisione che fa le uova al tegamino coi brillanti di Swarovski al posto del sale e del pepe si è messo a fare le pizze. A Milano. Con i cereali integrali. E il problema è che non solo ste pizze le fa pagare venti euro l'una ma ci sta pure gente che se le va a mangiare. Ora, si capirà bene che dinanzi a tutto questo flusso negativo di avversità provenienti dal Nord, quasi quasi il pareggio in trasferta con l'Inter è una buona notizia. Perché innanzitutto se non altro non abbiamo resuscitato Icardi come abbiamo fatto con Dzeko e non abbiamo preso per tale via una caterva di gol. E poi perché ok, non siamo riusciti a fare un gol nemmeno per errore ma almeno non ne abbiamo presi e almeno un punto l'abbiamo portato a casa.

Certo, dovevamo assolutamente vincere e questo significa che la Juve si è ripresa saldamente il primo posto in cima alla classifica e che molto probabilmente il Napoli con questo pareggio insipido avrà detto definitivamente addio ai sogni di gloria e di scudetto. Ma anche se sarebbe molto dolce e molto comodo tuffarsi e naufragare in questo mare di amarezza, non bisogna farlo. Non bisogna cedere! Non bisogna deprimersi e dire che è tutto finito. Bisogna fare come ha detto Insigne, ieri capitano azzurro in pectore: bisogna continuare a provarci sempre, anche quando sembra che non giri niente, nemmeno il celebre tiro di destro. Bisogna crederci, come ha detto lui stesso ieri, «finché la matematica non dice che è finita». Ma del resto ha ragione, siamo ancora a marzo, il campionato finisce a maggio, né, ma di grazia, ma perché dobbiamo alzare già da adesso bandiera bianca? Vogliono lo scudetto? Se l'anna sudà!
 
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