Napoli, subito rilancio o tunnel:
con l'Inter è già il bivio del 2020

Napoli, subito rilancio o tunnel: con l'Inter è già il bivio del 2020
di Pino Taormina
Venerdì 3 Gennaio 2020, 08:46
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Il rilancio o il tunnel: Gattuso sa che gennaio sarà il bivio suo e degli azzurri. E sarà il San Paolo il luogo in cui il Napoli dovrà mutare la sua pelle. Tranne che la gara con la Lazio di sabato 19, saranno tutte in casa le prossime sfide degli azzurri: con l'Inter, la Fiorentina e la Juventus. E in più la Coppa Italia: col Perugia e poi ai quarti, salvo sorprese, ancora con la Lazio delle meraviglie. Insomma, il rilancio o il tunnel. Ora il problema è capire se la bestia s'è ammansita, se Gattuso è riuscito a domarla come osservato nel secondo tempo con il Sassuolo. O se continuerà a scalciare e a ringhiare come le capita dall'inizio di questa dannata stagione.

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ALLENAMENTI INTENSI
Invocavano un cambio di marcia, Insigne e company. E sono stati soddisfatti: a Castel Volturno sono tornati alla cara didattica tanto sospirata dagli azzurri ancora affezionati ai metodi di Sarri. Sedute più lunghe, più sofferte, con maggiori carichi: lo avevano chiesto ad Ancelotti, subito dopo il ko con il Bologna. Lo hanno ottenuto dal suo successore. Assieme al cambio di sistema di gioco: un 4-3-3 provato e riprovato in queste giornate. Una vera e propria mini-preparazione invernale, di solito già preventivata in occasione della sosta natalizia. Ma Gattuso ha dovuto aggiungere alcuni esercizi atletici, ha cambiato il registro dell'allenamento. Non siamo all'ossessione maniacale dei dettagli di Sarri (che arrivato alla Juve, per dirla tutta, ha dovuto cancellare l'allenamento esclusivo dei difensori ogni settimana) ma Gattuso sta soddisfacendo i desideri (anzi, le esigenze) della squadra.

ARRIVA L'INTER
Gattuso contro Conte. Avrebbe voluta giocarla più in là questa supersfida il buon Rino. Ma tant'è. Più che il calendario, gli pesano le condizioni di Koulibaly, Maksimovic e Mertens: ieri, dopo gli ultimi accertamenti, sono arrivate notizie assai confortanti sulle condizioni del senegalese che è clinicamente guarito ma resta il fatto che solo oggi tornerà ad allenarsi. E magari neppure in gruppo. Quindi, Gattuso potrebbe evitare il pericoloso rischio di una ricaduta. Ancora allenamento differenziato per Mertens mentre Fabian ha la febbre alta e ieri se ne è stato a riposo a casa. Stamane, si capirà di più sulle condizioni degli indisponibili. Certo è che le urla di Gattuso continuano a dominare ogni allenamento: non dà scampo a nessuno dei suoi, non dà respiro neppure nelle brevi pause in campo. Quale Napoli vedremo nel giorno dell'Epifania contro l'Inter?

L'OBIETTIVO
Che sia un Napoli da Champions (Gattuso non fa che ripetere nei colloqui con il gruppo che è quello, solo quello, l'obiettivo degli azzurri) o da stagione di transizione si comincerà a capire dopo questo mese. Ma intanto il tecnico gonfia il petto, vuole credere nel suo lavoro. E solo il campo rivelerà se ha ragione o torto. L'ultimo periodo, comunque, è stato piuttosto agghiacciante: il Napoli non vince in campionato al San Paolo dal 19 ottobre e da allora ha conquistato appena due punti (perdendo contro Bologna e Parma, pareggiando con Genoa e Atalanta). Ha incassato sei gol e ne ha segnati 4. Vuol ripartire da quel secondo tempo di Reggio Emilia dove, ha detto ai suoi, ha visto il Napoli che vuole, con fame, rabbia e cattiveria. Non basta: ora ci vogliono anche forza, equilibrio e personalità. Poi bisognerebbe ritrovare gli infortunati, il primo e urticante problema di questi giorni del nuovo anno.

LA RIMONTA
Undici punti dalla zona Champions (la Roma, quarta, ha 35 punti). Dopo 4 anni il Napoli si riscopre levriero, deve inseguire e non essere la lepre. Peraltro nel mezzo ci sono anche altre tre squadre da superare: la rimonta nelle prossime settimane di campionato è un lavoro per Superman, o per il Napoli dei giorni belli. E il calendario del prossimo mese, solo a guardarlo, è fatto apposta per azzerare gli entusiasmi: il Napoli affronta la prima, la seconda e la terza della serie A. Ma Gattuso insiste: queste sono opportunità vera per rialzare la testa e tornare a sentirsi grandi.
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