Su un campo si sono radunati coloro che hanno giocato dall'inizio contro l'Udinese per dedicarsi a un lavoro aerobico e a una partitina di calcetto 5 contro 5. Su un altro campo Sarri ha tenuto sotto pressione gli altri uomini della rosa, impegnati in attivazione tecnica con le sagome, lavoro di rapidità e partitina 8 contro 8. Ghoulam, come da tabella di recupero personalizzata, si è allenato parzialmente con il gruppo. Domani allenamento mattutino e a ora di pranzo partenza in aereo per Torino. Indicazioni sulla formazione che Sarri manderà in campo non ce ne sono. È facile immaginare, però, che il tecnico non abbia molti dubbi. Schiererà quelli che per tutta la stagione ha considerato i titolari e dunque Zielinski e Milik, i due titolari 'aggiuntì, partiranno dalla panchina pronti a intervenire durante la sfida. La loro presenza è quasi sicura perchè Hamsik, che è stato quasi sempre sostituito dall'inizio dell'anno, non è in grandi condizioni atletiche, mentre l'attaccante polacco, da quando è rientrato dopo la lunghissima sosta dovuta alla rottura del legamento crociato del ginocchio, ha dimostrato di poter dare una consistente mano ai compagni di squadra.
Con Milik in campo Sarri può scegliere se limitarsi a sostituire una delle punte, senza cambiare schema, o uno dei centrocampisti, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1.
Che quest'ultima soluzione la adotti sin dall'inizio lasciando volontariamente la supremazia di gioco alla Juventus in mezzo al campo, è ipotesi da scartare. Ma se il Napoli avesse bisogno di recuperare, allora è un'alternativa da considerare con molta attenzione. I circa duemila biglietti per il settore ospiti disponibili sono ormai esauriti. Hanno potuto acquistarli solo i tifosi azzurri residenti fuori dalla Campania e possessori della tassera del tifoso. Il sindaco della città, Luigi De Magistris ha espresso il proprio rincrescimento per il fatto che alla gara non possano assistere i sostenitori del Napoli residenti in città. Oggi a Sky lo stesso De Magistris ha parlato ancora della partitissima di Torino. «Stanno abbastanza bene - ha detto - sia la città che la squadra che ci sta facendo sognare, gioca un bellissimo calcio, è seconda e sta lottando contro una grandissima rivale. Il filo che lega città e squadra è il non mollare mai». «Adesso - ha concluso il sindaco - è il momento di vincere, lo dico da tifoso. È sì importante giocar bene e stare ai vertici, ma io ricordo l'87 quando il Napoli vinse lo scudetto, fu un giorno indimenticabile...».