Napoli-Lipsia, parla mister Sarri:
«Vincere per crescere in mentalità»

Napoli-Lipsia, parla mister Sarri: «Vincere per crescere in mentalità»
Mercoledì 14 Febbraio 2018, 13:56 - Ultimo agg. 15:10
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Rosa corta, pericolosi campanelli d'allarme fisici, ritmo da mantenere altissimo in campionato. Sono diversi i motivi per cui il ritorno dell'Europa League non entusiasma Napoli. Nella testa di squadra e tifosi c'è la sfida alla Spal di domenica prossima e la Juventus che non molla la presa in classifica a un solo punto di distacco dagli azzurri, mentre l'andata dei sedicesimi contro il Lipsia potrebbe finire per complicare i piani azzurri. Per questo Maurizio Sarri ha deciso di affrontare l'Europa League facendo ricorso a un ampio turn over e sfruttandola per rimettere in palla giocatori meno utilizzati. 

«Le motivazioni dobbiamo trovarle noi se vogliamo crescere nella mentalità. In questo momento abbiamo difficoltà numeriche evidente, avremo 18 convocati, ma proveremo ad essere ancora competitivi senza andare a pesare sul campionato. È difficile, ma dovremo pensare solo al Lipsia, una squadra divertente da vedere con gamba, tecnica e velocità. Il salto di qualità di questo gruppo è riuscire a tenere lo stesso atteggiamento in Italia come in Europa a dispetto dei cambi»: così il mister azzurro in conferenza stampa. «In questa stagione focalizziamo l’attenzione su un obiettivo diverso, è chiaro, una squadra che vuole diventare grande in Europa deve prima crescere in casa sua. Però un primo passo nostro va fatto» ha proseguito. «Sepe o Reina? Devo parlare ancora con Pepe e capire le sue sensazioni. Se c’è da dare un turno di riposo preferisco darlo in trasferta, ma è un problema relativo perché Sepe è un portiere affidabile per noi. Accetteremo lo stress fisico della gara, ma vorremmo evitare lo stress nervoso. Lo scudetto? In Europa League non potremo fare punti per conquistarlo, quindi non ci pensiamo ora. L’Europa League è una manifestazione ai limiti della follia, entreremo in campo dopo 60 ore dal Lipsia contro la Spal. Il calendario italiano non ci aiuta, ma è una manifestazione europea con fascino importante. Non possiamo snobbare niente. Nel lungo periodo potrebbe portarci qualche problema, ma ora non ci pensiamo».

«Questo Napoli mi ha dato gusto contro la Lazio. Però so anche che dobbiamo continuare a crescere, altrimenti facciamo il primo passo verso la discesa. L’obiettivo di tutti dev’essere continuare a crescere, l’abbiamo fatto in Italia, lo dobbiamo fare anche in Europa. Probabilmente non è solo colpa nostra, anche all’esterno sentiamo molta più voglia di raggiungere l’obiettivo in campionato, ma questo ostacolo dobbiamo superarlo. Milik è in netta crescita, ma è anche giusto lasciargli la giusta libertà. Gli ho detto di farmi sapere quando sarà a disposizione per giocare, non mi ha ancora detto nulla, quindi bisogna rispettare lui e le sue volontà. Hamsik sta meglio, ieri si è allenato con la squadra regolarmente e non è stanco, ma venendo da un piccolo acciacco la scelta spetta a lui e ne parleremo stasera».

«Quanto peseranno le coppe europee per Napoli e Juve? A noi potrebbe pesare, se poi in corsa recupererò giocatori dal punto di vista fisico allora sarà diverso.
San Paolo semivuoto? Ve l’ho detto che l’interesse che si avverte per il campionato è maggiore rispetto a quello per l’Europa. Spero i tifosi cambino idea all’ultimo minuto e vengano a vederci come sempre. Diawara centrale di difesa? Sarebbe rischioso spostare un centrocampista in difesa, potrebbe costarci molti gol presi
» ha concluso. 

Insieme con Sarri ha parlato anche Christian Maggio: «L’Europa League è una competizione importante e vorremmo continuare a vincere come stiamo facendo in campionato. Il Lipsia è una squadra rivelazione, se vogliamo, ci sono tanti calciatori forti e giovani che sono molto interessanti, ma anche noi abbiamo calciatori pronti, che magari hanno giocato meno e vogliono dimostrare il loro valore. Ci sono state diverse partite che ci hanno fatto capire che quest’anno possiamo ambire ad un obiettivo incredibile ed importante, ma è ancora lunga, mancano tantissime partite e non abbiamo ancora vinto niente. Anche io voglio dimostrare il mio lavoro, spero di essere da stimolo per chi sta giocando meno. Abbiamo tanti calciatori con esperienza anche internazionale, ma se c’è bisogno di un aiuto tutti sanno dove trovarmi. Abbiamo una squadra forte e con qualità, l’allenatore ci ha aiutato a crescere. Abbiamo le giuste consapevolezze con i risultati giusti. Non so se è il miglior Napoli in cui ho giocato, ma di certo siamo cresciuti tanto».

«Abbiamo seguito il percorso indicato dal mister. Anche quelli che giocano meno sanno scendere in campo al meglio perché abbiamo imparato i movimenti e la mentalità dei titolari. Sappiamo che il nostro è un gioco particolare, ma anche calciatori come Tonelli, che ha avuto un periodo negativo, sanno mischiarsi ai titolari e fare bene». «È difficile spiegare quello che Napoli mi ha dato in dieci anni. La mia famiglia sta bene qui e per me è tutto. Ho sempre creduto in questo progetto è ancora ci credo. Spero possa migliorare ancora tanto nei prossimi anni. Ci sono tutti gli ingredienti per far bene e stare qua».
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