Napoli, la grande notte azzurra:
Mario Rui super, Callejon decisivo

Napoli, la grande notte azzurra: Mario Rui super, Callejon decisivo
di Pino Taormina
Mercoledì 18 Settembre 2019, 07:00
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Ribaltamenti di fronte, corse a perdifiato, partenze e ripartenze. Il Napoli si scopre molto british e accetta la sfida del Liverpool giocando a viso aperto, senza fare alcun ragionamento o con poco tatticismo. E la vince proprio con la testa. E con la convinzione di poterla giocare ad armi pari. Ne esce fuori una piacevole partita tra due squadra che saggiamente decidono che non è il caso di mettersi lì a fare dei calcoli: sono le più forti del girone e lo sanno. E allora, giusto far divertire e divertirsi in un calcio giocato a tutto campo, fatto di errori e ripartenze in serie, di giocate in velocità. Pochi tiri in porta nel primo tempo, ma questo non significa che ci si è annoiati al San Paolo. Il Liverpool lo scorso anno le perse tutte le trasferta nella fase a gironi (persino a Belgrado). Nel finale il Napoli ci crede più di tutti e non molla un centimetro: prima arriva il rigore e poi la zampata di Llorente. Giusto che finisca così. 
 
 

7 MERET
Attento nella difesa del suo palo sulla prima conclusione di Mané (20'), poi un paio di volte potrebbe uscire dai pali con più rapidità. Decisivo sul diabolico diagonale di Salah.

7 DI LORENZO
Milner e Mané sono due ossi troppo duri per potersi concedere divagazioni offensive. E così lui resta ancorato nella sua metà campo, con poche licenze di avanzare.

6 MANOLAS
Vero che Salah è vecchio amico ai tempi della Roma, ma lo svarione con cui libera l'egiziano al tiro è incredibile e rovina la puntigliosità con cui ferma molte volte Firmino.

7,5 KOULIBALY
È come il signor Wolf di Pulp Fiction, risolve i problemi che creano gli altri. Anche se qualche passaggio a vuoto proprio non riesce a non averlo ma le sue scivolate sono da batticuore.

7,5 MARIO RUI
Strepitoso in tutto quello che fa, compreso il sostegno continuo alla manovra. Baluardo insormontabile per un tale di nome Salah, estasiante in alcune rilanci al bacio, sereno nei disimpegni.

7,5 CALLEJON
Si sacrifica spesso per inseguire Robertson ma ha una intelligenza tattica che gli consente di stare sempre al posto giusto: costringe Robertson al fallo da rigore.

6,5 ALLAN
C'è Fabinho là nel mezzo e la cose vanno a corrente alternata, ma difficile riuscire a passarlo nell'uno contro uno. Sempre grintoso e non conviene a nessuno passare nelle vicinanze.

7 FABIAN RUIZ
Due tiri uno dietro l'altro che esaltano Adrian: corre troppo per poter essere sempre lucido anche perché inseguire Henderson non è cosa semplice ma è spina nel fianco dei Reds.

6 INSIGNE
Abituato a dare del tu al pallone, non riesce mai a fare una giocata banale. E nelle sue esagerazioni talvolta si perde: fondamentale il sostegno che ha dato nelle ripetute coperture.

7,5 MERTENS
Si agita come se fosse in un frullatore, imprevedibile ed è sicuramente il più incisivo e frenetico di quelli là davanti. Ha l'occasione più ghiotta (4’ st) e non sbaglia dal dischetto. Ovviamente.

5,5 LOZANO
È coinvolto di rado ed è quasi in affanno a tenere l'intensità. Si intestardisce spesso e su Matip sbatte la testa contro il muro. La verticale con Insigne non funziona ancora.

6,5  ZIELINSKI
Entra al 65’ e dopo poco si piazza al centro del centrocampo. Fa fatica a tenere il passo della partita, ma gioca con grinta e con determinazione. Bene anche quando c'è da fare legna.

7 LLORENTE
Non sarà l'uomo degli ultimi 20 minuti ma entra più o meno quando mancano 20 minuti. Van Dijk si piazza su di lui, quasi blindato. La zampata nei minuti di recupero è da serial killer.

6 ELMAS
L'esordio in Champions non lo fa traballare, tiene il passo dei compagni anche perché entra quando la gara diventa per il Napoli solo di sacrificio e di ripartenze. 

7,5 ANCELOTTI
Quello che più conta è il segnale iniziale che dà a Klopp, alla sua prima uscita europea da campione in carica: 4 attaccanti e nessuna aggiunta di Makismovic oltre ai due centrali al contrario di un anno fa di questi tempi. Si vive anche mostrando coraggio ai campioni d'Europa in carica. Mette in campo un Napoli compatto, molto opportunista, pronto a ripartire a razzo. C'è equilibrio e intensità. Fino alla fine. Ed è giusto che il Napoli vinca. 
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