Napoli, lezione alla perfida Albione:
altro che scippi, attenti a Mertens

Napoli, lezione alla perfida Albione: altro che scippi, attenti a Mertens
di Anna Trieste
Mercoledì 18 Settembre 2019, 07:30
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Ci sta un libro molto bello di uno scrittore uruguaiano, Eduardo Galeano, che si chiama «Splendori e miserie del mondo del calcio». Difficile non pensare a questa pietra miliare della letteratura calcistica mondiale dopo aver visto Napoli Liverpool ieri sera. In occasione del debutto casalingo del Napoli nell'Europa che conta, infatti, splendori e miserie, luci e ombre, gioie e dolori si sono alternati senza soluzione di continuità per più di ottanta minuti. Miserie dovute sostanzialmente alle palle perse dal Napoli a centrocampo, all'incapacità di Fabian di trovare la sua posizione in campo e più in generale nel mondo, ai traversoni fuori misura per Lozano, ai falli subiti e non sanzionati, alle ripartenze che non ripartivano, agli svarioni difensivi, ai piedi a banana dei difensori che invece di spazzare quasi facevano autogol.
 
 

Ma a queste indiscutibili miserie hanno fatto da contraltare abbaglianti splendori che complici le luci nuove dello stadio hanno illuminato di azzurro per tutta la notte il calcio europeo. Erano i campioni in carica, infatti, quelli che con uno-due micidiale gli uomini di Ancelotti hanno piegato in otto minuti. Con la forza della perseveranza e della pazienza. Con un rigore procurato da Callejon e trasformato aritmeticamente da Mertens. E un gol preziosissimo messo a segno dal subentrato Llorente. Ma splendori sono pure le parate di Meret, la partita di sangue e anima di Mario Rui, l'argine alla furia rossa di Koulibaly. E la lezione impartita dalla bella Partenope alla perfida Albione: cari inglesi, la prossima volta che venite a Napoli più che dei ladri e degli agguati preoccupatevi di Mertens. Lui sì che fa paura!
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