Napoli, Manolas si racconta:
«Con Gattuso rapporto speciale»

Napoli, Manolas si racconta: «Con Gattuso rapporto speciale»
Venerdì 17 Aprile 2020, 13:23
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Aspettando la ripresa di allenamenti e campionato, il difensore del Napoli Kostas Manolas ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. «La voglia di tornare è grandissima da parte di tutti. Come tutti sto seguendo il programma che ci ha dato il procuratore. E poi aggiungo altre cose che servono a me per stare al massimo del mio livello di forma. Avevamo ripreso il nostro cammino e il Napoli giocava come erano abituati i tifosi. Peccato si sia fermato il campionato: questo virus però sta penalizzando tutto il mondo.

Gattuso è un grande lavoratore: come era da calciatore, se non anche di più. Ci da tantissimi stimoli anche in questi giorni. È difficile stare un mese e mezzo a casa e mantenere la forma. Io lo sento spesso in questi giorni, abbiamo un rapporto speciale. Abbiamo anche caratteri simili, mi dice che devo continuare a spingere a lavorare. In allenamento mi stimola tantissimo, ma lo fa con tutti. Vuole sempre il massimo da ogni giocatore e sa farlo. Non lo conoscevo prima, ma vedevo il suo lavoro al Milan dove ha fatto miracoli. Non mi piace essere il leader. Leader devono esserlo tutti. Dobbiamo sentire che siamo tutti uguali:così si costruiscono i gruppi.

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Koulibaly è sempre stato un giocatore straordinario. Ha fatto cose incredibili anche prima. Posso dire che sono stato sfortunato perché abbiamo giocato pochissimo insieme: era difficile trovare un'intesa in così poco. Non è vero che la nostra coppia non ha funzionato. Lui è arrivato a una settimana dall'inizio del campionato, ed è normale che ci sia intesa in così poco tempo. Insieme possiamo essere una coppia eccezionale. Ma occhio anche altri: Luperto e Maksimovic sono bravissimi. Lupo è l'ultimo a mollare anche negli allenamenti.

Nella prima partita contro il Barcellona abbiamo dimostrato che ce la giochiamo. Il risutato ci ha penalizzato: al primo tiro, hanno fatto gol. Noi, invece, avremmo potuto segnare ancora. Rispetto per tutti, paura di nessuno. 
Non si può non parlare bene di Ancelotti. È una grande persona. Il modulo ha sempre usato il 4-3-3 e per questo i giocatori sono più abituati. Anche Gattuso ci ha messo tre partite per ingranare. 
La Coppa Italia è importante: un titolo è sempre un titolo e ogni vittoria ti da autostima e fiducia.

Non mi piace giudicare me stesso e quindi la mia stagione. Ho iniziato a giocare a calcio perché mio zio Stilos era un idolo in Grecia e per tanto è stato anche il mio». 
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