Napoli, ok a Ospina con lo sconto:
all'Arsenal meno di 3,5 milioni

Napoli, ok a Ospina con lo sconto: all'Arsenal meno di 3,5 milioni
di Pino Taormina
Giovedì 16 Maggio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 18:40
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Ospina resta in Colombia. Il Napoli lo ha autorizzato a non rientrare neppure questa settimana e quindi non sarà tra i disponibilità di Ancelotti neppure con l'Inter, domenica sera. Resta al capezzale del papà, in Colombia, che sta attraversando dei brutti momenti. Ha chiesto il permesso al club azzurro e nessuno se l'è sentita di dirgli di no. D'altronde, la stagione è finita, non ci sono obiettivi da raggiungere ed è per questo che la società non si è opposta. Che difficilmente sarebbe rientrato per la fine del campionato lo si era intuito anche al momento dei saluti, quando ha confidato ai compagni delle gravi condizioni del genitore.

Dopo il valzer dell'estate passata, Ancelotti ha spiegato che in porta si sente tranquillo. «Restano tutti e tre», ha ammesso qualche settimana fa. Un caso limite, quello azzurro, con tre portieri-titolari costretti ad alternarsi in porta. Il Napoli ha preso Ospina dopo l'infortunio di Meret, preoccupato per i tempi di recupero del portiere friuliano. Non se ne è mai pentito, tant'è che è stato protagonista nelle notti di Champions. È stato ingaggiato con la formula del prestito oneroso (500 mila euro) e riscatto obbligatorio allo scattare delle 25 presenze (3,5 milioni). Ecco, Ospina si è fermato a 23 ma questo non vuol dire che il Napoli non lo terrà: ma significa che il ds Giuntoli è intenzionato a trattare sulla cifra per la permanenza. L'Arsenal non ha intenzione di tenere Ospina, quindi apre alla cessione definitiva: va definito il punto di intesa, probabilmente attorno ai 2 milioni secondo l'idea del Napoli. Ma l'incontro non è ancora fissato per definire i contorni dell'operazione. Ancelotti vuole continuare ad affiancare Ospina a Meret mentre considera intoccabile Karnezis che il giovane predestinato friulano considera una specie di secondo padre, un maestro fin dai tempi dell'Udinese.
 
Ospina da quando è tornato Meret ha ceduto spesso il passo al 22enne: anche all'Arsenal era abituato all'alternanza quindi non ha problemi a restare a queste condizioni. Chi ha molto da recriminare è l'ex udinese Karnezis, scivolato indietro nelle gerarchie e poco utilizzato da Ancelotti. Ecco, se per gli azzurri è il terzo ideale, il greco sta prendendosi una pausa di riflessione, per capire se ci sono in giro squadre pronte a offrirgli un ruolo più da protagonista. Meret, Ospina e Karnezis non sono un lusso tenendo conto dei tanti impegni che attendono il Napoli: d'altronde, difficilmente Sepe - in prestito al Parma - tornerà alla base. Il prezzo fissato per il riscatto è attorno ai 6,5 milioni di euro ma il portiere di Torre del Greco non ha alcuna intenzione di tornare a recitare la parte del comprimario, sia pure nel Napoli. Dunque, accetterà l'offerta del Parma e resterà in Emilia. A titolo definitivo. Probabile che resti ancora a Bari che Marfella, il baby-portiere che la scorsa estate ha svolto tutta la preparazione con Ancelotti: in serie D è stato tra i protagonisti della promozione dei pugliesi e non è escluso - anzi è probabile - che resti a Bari anche nella prossima stagione nella seconda squadra della famiglia De Laurentiis.

Nel calcio mutante, d'altronde, il dodicesimo uomo non esiste più. Essere portiere di riserva è stata per decenni una scelta e insieme una condanna alla prigione della panchina, fine pena mai. Ma adesso è cambiato tutto, si gioca sempre (tre volte in otto giorni) e servono tanti, troppi calciatori. Anche nel ruolo in teoria più rigido e meno intercambiabile, il portiere appunto, la titolarità è spesso astratta, non più un abito da indossare in eterno. Da qui il motivo per cui il Napoli ha scelto i tre portieri. Anche troppi.

Difficile, nell'alternanza, trovare continuità. Ma nessuno dei tre se ne è mai lamentato. Ospina ha dato l'ok: resta, anche con Meret titolare. Le gerarchie sono definite.
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