Napoli, Mertens a due passi
dal club dei cento gol azzurri

Napoli, Mertens a due passi dal club dei cento gol azzurri
di Roberto Ventre
Mercoledì 21 Novembre 2018, 10:12
3 Minuti di Lettura
A un passo dall'ingresso nel ristretto club dei 100. Solo in cinque nella storia del Napoli hanno superato il traguardo delle cento reti. Mertens è vicinissimo alla cifra tripla: potrebbe centrarla con una doppietta al Chievo Verona.

CIRO NELLA STORIA
Dries, Ciro per tutti i napoletani, con altri due gol in maglia azzurra può lasciare un segno indelebile e mettersi sulla scia di Vojak, Cavani, Sallustro, Maradona e Hamsik, il primatista assoluto con 120 reti. Un pomeriggio che sogna di vivere da protagonista al San Paolo dopo la delusione in nazionale: il ko per 5-2 subito con il Belgio in Svizzera che è costato l'eliminazione dalla final four di Nations League. Il Napoli il suo rifugio felice, il belga è il più in forma dell'attacco azzurro, decisivo anche nell'ultimo successo contro il Genoa con l'assist di tacco a Fabian Ruiz. Segna e fa segnare, la trasformazione da esterno di attacco a prima punta è stata decisiva per il suo rendimento ed è migliorata a vista d'occhio la sua qualità realizzativa.

I NUMERI RECORD
Dries in carriera di gol ne ha segnati 199, con una rete arriva a 200. Nei sei anni di Napoli ha toccato i livelli più alti in termini di gol, il record con Sarri nel 2016-2017, anno in cui tra campionato e coppe stabilì il record personale di 34 reti. Benitez, Sarri e adesso Ancelotti: Re Carlo è il suo terzo allenatore e Mertens resta decisivo per la sua capacità di chiudere al meglio le azioni di attacco con la sua rapidità. Tecnica sopraffina, abilità negli uno-due nello stretto, fiuto del gol sotto porta, laddove adesso si trova molto più spesso che in passato. Sarri lo ha trasformato in prima punta e nello stesso ruolo lo sta impiegando Ancelotti con Insigne molto vicino. Dries i gol li ha sempre segnati, lo segnalò il vecchio ds Riccardo Bigon: Mertens con il Psv segnò un gol e mise in grande difficoltà il Napoli di Mazzarri in un match di Europa League dell'ottobre 2012 perso 3-0 dagli azzurri. Tanti gol li ha segnati anche in Olanda, dopo la sua prima stagione in Belgio con l'Eendracht Aalst: AGOVV Apeldoorn, Utrecht e PSV, questi i suoi club olandesi.

 

L'INTESA CON LORENZO
Con Benitez si giocavano il posto da esterno sinistro, uno entrava e l'altro usciva, una staffetta quasi fissa tra Dries e Lorenzo, centravanti intoccabile era Higuain. Più o meno la stessa cosa nel primo anno di Sarri, poi tutto è cambiato con la partenza del Pipita: il Napoli acquistò Milik, messo ko dalla rottura del crociato, e il tecnico toscano inventò il belga centravanti. Da quel momento non ha sbagliato un colpo e ha affinato sempre più l'intesa con Insigne, i due piccoletti si trovano ad occhi chiusi. Imprendibili per le difese avversarie, nello stretto vanno via con le loro magie: finte, scatti, scambi ad altissima velocità. Dries è diventato indispensabile dopo una partenza un po' a rilento: decisivo quando è entrato dalla panchina (vedi i gol contro Milan e Roma) e allo stesso modo quando è partito dal primo minuto, soprattutto nelle due sfide di Champions League contro il Psg. Sta bene, è sereno, e ha voglia di togliersi ancora tante soddisfazioni in maglia azzurra: ha il contratto in scadenza nel 2020 (c'è una clausola valida per l'estero di 28 milioni), finora non si è mosso nulla in maniera concreta sul rinnovo. Si vedrà più avanti. Adesso Mertens pensa al campo e anche quest'anno il posto se lo sta sudando e se l'è meritato con le prestazioni positive e i gol. Praticamente non si è mai fermato, giusto venti giorni dopo la fine dei Mondiali in Russia che con il Belgio ha chiuso al terzo posto: poi subito in rampa di lancio con il Napoli, le prime amichevoli europee e il gol decisivo del 3-2 sul Milan. Adesso è vicinissimo a quota cento e poi proverà rete dopo rete a scalzare Hamsik dal trono di re dei bomber.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA