Napoli, Mertens, Hysaj e Mario Rui
programmate le prime partenze

Napoli, Mertens, Hysaj e Mario Rui programmate le prime partenze
di Pino Taormina
Sabato 20 Aprile 2019, 08:51
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«Proveremo a fare meglio il prossimo anno». Carlo Ancelotti non può far altro che voltare pagina. A parte il ritorno in Champions, non ha vinto né Coppa Italia né Europa League che pure aveva fissato, lui, come obiettivi di questo suo primo anno napoletano. Peggio, ha toppato anche nelle prestazioni e nell'impatto agonistico sia il quarto di finale a San Siro con il Milan che i due match con l'Arsenal. Arrivando in condizioni atletiche non ottimali alla fase finale della stagione. Elementi che serviranno, a Carlo e ai suoi collaboratori, per pianificare meglio gli acquisti dell'estate.

Ricominciamo, vero, senza fare drammi. Il mercato dipende anche dalle cessioni, come sempre: De Laurentiis alzerà un vero muro solo per Koulibaly. Ha già detto no ai 105 milioni del Manchester United la scorsa estate e rispedirà al mittente ogni ulteriori assalto. È vero che adesso tocca a Carlo prendere le redini della situazione e dire quello che vuol salvare di questa squadra. Occhio, le critiche «le porta via il vento» ma è giusto che il Napoli nel pianificare la prossima stagione parta da ciò che hanno dato gli azzurri in questi dieci mesi.

Carlo ha poderosi alibi: una squadra costruita senza badare alle lacune in mediana dopo l'addio di Hamsik (che a gennaio non è stato sostituito da nessuno); l'infortunio di Albiol; i tributi al fisiologico rodaggio tattico. Tutto vero. Ma il Napoli è andato squagliandosi nel tempo invece che migliorare. Ed è un dato di fatto. I giocatori si adeguano sempre a ciò che è vincente: non tutti lo hanno fatto. Da qui le valutazioni: servono centimetri e struttura fisica.

Non aveva bisogno di essere eliminato dall'Arsenal per capire da chi ripartire, ha detto Ancelotti mostrando sicurezza. Dice pure che si incatenerà in caso di addio di Allan, Insigne o uno dei big. Siamo sicuri che non lo farà. Di Insigne si è già detto tanto, ma degli altri? A 32 anni Mertens e Callejon sembrano davvero aver dato tutto in questo Napoli. A Mertens, che ama Napoli in maniera viscerale, non piace il ruolo di seconda punta: a queste condizioni, anche lui è uno di quelli che potrebbe non rientrare nei piani tattici di Ancelotti. Non manca il sudore sulle maglie, manca la qualità di chi le riempie. Certo, in difesa impossibile non far quadrato intorno ad Albiol e Koulibaly. Ed al tempo stesso, vedi le scelte dell'altra sera, è evidente che né Hysaj né Mario Rui fanno parte del progetto futuro.

 
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