Napoli, la grande notte di Zielinski
ma il vero leader è Allan

Napoli, la grande notte di Zielinski ma il vero leader è Allan
di Pino Taormina
Domenica 26 Agosto 2018, 08:00
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I gol del signor Bonaventura e poi quello di Calabria hanno illuso il Milan di potersi pappare il milione di prammatica. Ma il bustone va giustamente al Napoli che ha fatto la partita e non è stata solo cinica come la squadra di Gattuso. È vero che gli azzurri nel primo tempo governano la partita senza mai domarla, ma quando Allan e soci alzano il ritmo si gioca praticamente a una sola porta. Da 0-2 a 3-2 e non c'è modo migliore che mettersi alle spalle il passato. È una squadra che ha un carattere fenomenale. E ce lo ha di suo. Una rimonta è una rimonta, come con la Lazio, ma questa è davvero entusiasmante anche perché mica è facile correre così alla seconda giornata di campionato In più quello di Carletto non deve essere di poco conto.
 

 

5 OSPINA
Assopito sul tiro di Bonaventura, in pochi secondo passa dalla inoperosità alla tragedia. Il tiro è una fiondata ma è centrale. E sul secondo gol di Calabria la sua reazione appare lenta. Insomma per il colombiano non proprio un esordio per cui far festa al ritorno a casa.

5,5 HYSAJ
Borini da terzino a esterno sinistra si piazza proprio su di lui. Cerca la spinta costante ma con troppa timidezza, anche se qualche spunto pungente non rende la sua prova nel primo tempo non del tutto negativa. Sulla sponda di Borini sembra occupare male lo spazio; nella ripresa corre e rincorre. E stringe i denti.

6,5 KOULIBALY
Quando non riesce a fermare con le buone Higuain, usa le cattive. Non patisce mai l'argentino anche se non è semplice gestire un attacco che appena può rifila sberle. Meglio nel secondo tempo, quando il cambio modulo tiene assai più alta la difesa. L'abbraccio al fischio finale con Albiol dice tutto dell'anima azzurra.

6,5 ALBIOL 
Non è uno sventurato qualsiasi, però Bonaventura stacca senza eccessivo impegno. La linea a quattro è spesso in sofferenza per la spinta simultanea dei suoi due esterni che lasciano talvolta senza riferimenti i due centrale. Però la scivolata tutto muscoli su Higuain che prova a calciare dal limite vale un gol..

6 MARIO RUI 
Reattivo, combattivo, litigioso al punto giusto. Con Calabria dà vita a un bel duello anche se in qualche circostanza si lascia distrarre dagli spazi che si trova davanti. La spinta c'è e a inizio ripresa fa anche la differenza ma deve stare più attento a quello che succede alle sue spalle.

7,5 ALLAN 
Mediano sporco e cattivo, ma anche cervellone tattico: mantiene equilibrio a centrocampo. Bonaventura gli sfugge via in occasione del gol e un po' se lo porta sulla coscienza. Ma poi domina su ogni cosa, in ogni contrasto: e quello che fa sull'assist per il 3-2 di Mertens è roba da genio con la lampada 

6 HAMSIK  
Il suo inizio è pimpante e convincente. Propulsivo palla al piede. deve essere collante e cerniera, innesco e fantasia. Biglia vive a lungo nella sua ombra, poi inizia a prendergli le misure e il capitano cala al calare del giropalla azzurro. Mai a disagio, comunque, nonostante la massa di avversari addosso.

7,5 ZIELINSKI 
Il goniometro nei piedi, eleganza e tecnica, fin dall'inizio della serata si capisce che Kessie farà la figura del turacciolo al suo cospetto. Due gol impressionanti, scelte mature nelle conclusioni e nei passaggi. Maturo. Tira su il Napoli dalla palude in cui era scivolato. Bene anche in fase di copertura. 

7 CALLEJON 
Palle sdradicate, finte, corse. Nella sera in cui raggiunge le presenze di Re Diego, giostra con la sua compassata eleganza nella trequarti rossonera con Rodriguez che è continuamente in imbarazzo. Fa impressione il modo con cui svaria sul fronte offensivo: con coraggio e sfrontatezza 

5,5 MILIK 
Tra Musacchio e Romagnoli fa la differenza. nel senso che nel primo tempo non riesce a vedere la palla neanche per sbaglio. È un terminale puro e a terminale puro devono arrivare i palloni. Al 45' si stufa e conclude dal limite. Poi col cambio modulo entra nel vivo della gara ma senza fare cose straordinarie

6,5 INSIGNE
Ci prova all'inizio con due conclusioni da confine della realtà. Ed è un modo per dare una scossa. Il 4-1-4-1 con il Milan si arrocca è una specie di muraglia se non viene preso un velocità. In ogni caso una partita anemica e sul gol di Calabria se lo lascia scappare. Poi con gli spazi finali, si diverte.

7 MERTENS 
Dieci minuti e poco più e fare quello che sa fare meglio di ogni cosa negli ultimi tempi: il gol. Ecco, quando Ancelotti dice che può giocare al fianco di Milik, intende proprio così. Il suo ingresso fa saltare il banco: mette improvvisazione e fantasia. E toglie l'unico riferimento offensivo ai milanisti

7 DIAWARA
La chiave tattica perché non si piazza al centro del centrocampo, ma nella mediana a 2 (o a 4) dove c'è bisogno di energia e purezza d'animo per correre avanti e indietro, con la squadra ormai piuttosto lunga in campo e con il Milan che, in ogni caso, prova ad acciuffare almeno un punticino

6,5 LUPERTO 
Carlo lo ha tenuto proprio per questo: lo ha piazzato sulla sinistra, da terzino e quando ha dovuto far tirare il fiato a Rui non ha esitato a gettarlo nella bolgia di una partita divenuto uno spettacolo, ma anche una angoscia per il modo con cui gli azzurri si erano complicati la vita. Ma se la cava piuttosto bene.

7 ANCELOTTI 
Il Napoli di Ancelotti, il primo col suo marchio, emette il vagito al 61' quando l'ingresso di Mertens trasforma il 4-3-3 nel 4-4-2 che diventa una macchina con 4 attaccanti quando la squadra spinge in maniera perentoria e continua.
La rimonta da 0-2 a 3-2 è l'apoteosi delle sue scelte, ma anche quando era sotto nel risultato il Napoli non ha mai dato segnali di essere inferiore al Milan. Per la qualità e l'impeto che ha mostrato. Il suo Napoli attacca a destra e a sinistra. Con una certa alternanza, anche se non proprio con gli stessi risultati. Nel primo tempo il giropalla azzurro è continuo, poi col cambio di schieramento diventa assai più concreto.  Una volta sotto manca la reazione, anche se la sberla è davvero improvvisa e persino immeritata. Fa fatica a trovare il bandolo della matassa, anche perché con quel muraglione, serve qualche idea. 

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