Napoli, Milik operato al ginocchio:
«Quattro mesi per il recupero»

Napoli, Milik operato al ginocchio: «Quattro mesi per il recupero»
di Valerio Cassetta
Lunedì 25 Settembre 2017, 13:29 - Ultimo agg. 15:29
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«Il professor Mariani ha completato a Villa Stuart l'intervento al ginocchio destro di Arek Milik. Non si è trattato di una lesione isolata ma complessa, e l'intervento è perfettamente riuscito. Il ginocchio è stato rinforzato e l'attaccante azzurro tornerà in tempi simili a quelli dello scorso infortunio». Questo il comunicato apparso poco dopo le 13 sul sito ufficiale del Napoli. Il club azzurro ha voluto informare così i propri tifosi sull'esito dell'operazione che ha visto coinvolto Arkadiusz Milik. L'attaccante, dopo il recupero dall'infortunio al crociato sinistro di un anno fa, dovrà ricominciare nuovamente le terapie da domani proprio a Villa Stuart, prima di tornare a Castel volturno, al lavoro con il dottor de Nicola e lo staff azzurro.

«L'operazione è andata bene, l'intervento è riuscito senza nessuna problematica tecnica. Questa volta il ginocchio era più danneggiato pur essendosi fatto male da solo». Così il prof Mariani ha commentato l'intervento chirurgico. 

«I tempi di recupero saranno più o meno gli stessi. Ma dovremo stare più attenti,  ha aggiunto il medico sociale del Napoli De Nicola. E ha spiegato: «Il tempo di recupero totale sarà verosimilmente lo stesso per infortuni di questo genere. Ci confronteremo con il prof Mariani e non rischieremo nulla. È un calciatore giovane e va trattato al meglio evitando pericolose ricadute. Arek sta facendo la sua parte a Napoli, in queste situazioni si è visto crollare un po' il mondo addosso. Anche l'altra volta era preoccupato, ma in Italia i calciatori li rimettiamo a posto. Altrove non è sempre così». 
 


Dalla camera di Milik, poi, De Nicola ha rilasciato altre dichiarazioni a Radio Kiss Kiss, la radio ufficiale del Napoli:
«Quando l'operazione è più complessa si riparano più strutture e questo può essere un fatto positivo. Arek è un ragazzo che si è sempre affidato a noi e ha un ottimo rapporto con i nostri terapisti, un rapporto che ora sarà ancora più forte. Lui è rimasto visibilmente dispiaciuto e preoccupato, ma non come l'altra volta. Ora è dispiaciuto perché vorrebbe esprimersi al massimo. Ha tanta buona volontà, è molto tenace nelle sue cose, un perfezionista. Adesso lui ha la strada spianata per realizzarsi e divertirsi, ma dobbiamo essere tutti molto vicini».

Flebili speranze sui tempi di recupero: «Speriamo di riuscire a vederlo subito dopo Natale o immediatamente prima di Natale. Questo si può sapere con una presunta certezza tra un mese, un mese e mezzo. Ve lo dirò con un'approssimazione abbastanza reale tra un mese». 

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