Nuovo contratto per Insigne
Adesso l'azzurro non ha fretta

Nuovo contratto per Insigne Adesso l'azzurro non ha fretta
di Pino Taormina
Venerdì 17 Febbraio 2017, 16:55 - Ultimo agg. 18:34
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Come una barca nella tempesta: scompare e riappare sulla cresta dell’onda. Ma quando c’è la bufera, la barca va sempre in porto. Lorenzo Insigne si gode il momento. Un classico. Con lui, è un classicissimo, perché adesso ha il passo da killer del gol e perché magari questo suo rendimento da top player convincerà il club azzurro, con cui vuole legarsi a vita, a cominciare a parlare di una questione che a lui sta molto a cuore: il prolungamento del contratto. Insigne non fallisce mai queste notti. E non lo fa da tempo. Da Euro2016, quando prese quel pallone che bruciava e nessuno voleva calciare, lo piazzò sul dischetto e calciò il primo rigore contro la Germania. Facendo gol.
Come Totti e Del Piero, i suoi due idoli, sogna di diventare la bandiera italiana del Napoli. Una rarità. Manca però ancora la data dell’appuntamento, e il fatto non costituisce ancora una ragione di preoccupazione. Ma potrebbe divenirlo. I due manager del ragazzo di Frattamaggiore, adesso, non hanno più alcuna fretta. Magari ne avevano di più qualche mese fa, quando il loro assistito segnava con il lanternino e non se ne andava a spasso per il Santiago Bernabeu a regalare magie e a stregare Navas. 

I due procuratori, non hanno più bisogno, Ottaiano e Andreotti, di sollecitare la società azzurra a un incontro sul futuro di Insigne. Il Napoli conosce le richieste dell’entourage che vuole discutere le cifre del nuovo contratto di Insigne prima della conclusione del campionato. Seriamente e fortemente. Lorenzo tornato a essere il Magnifico (soprannome che gli diedero a Pescara) ha una media-realizzativa da urlo: 7 gol finora nelle ultime dodici partite in serie A. Più la magia di Madrid. Il contratto attualmente è fino al 2019 ma sono in corso d’opera ragionamenti da tutte e due le parti per far sì che il bomber allunghi di almeno un paio di anni con sensibile ritocco dell’ingaggio. Allo studio del nuovo, ipotetico, accordo c’è un aumento notevole degli emolumenti, ma il nodo parrebbe essere anche la quantificazione della cosiddetta gestione dei diritti d’immagine.

Nei prossimi giorni, anche con De Laurentiis negli Stati Uniti, la trattativa che al momento è congelata, potrebbe riaprirsi: le parti si sono viste le ultime volte a Dimaro, nel ritiro estivo. In quelle occasioni ognuno recitò al meglio il proprio ruolo: da una parte i manager di Insigne che avanzarono una richiesta di ingaggio superiore ai 4 milioni, dall’altra il patron che non si spingeva a oltre la metà. Risultato? La trattativa venne aggiornata ad altra data.
Il punto è che Lorenzo Insigne adesso è esploso sul serio. E lo stesso De Laurentiis ha riconosciuto che lo scugnizzo è stato l’unico a giocare con determinazione nella notte di Madrid. Per il 25enne in cima ai pensieri c’è sempre e solo il Napoli: ma il prolungamento dovrà essere calibrato su quello dei compagni. A questo punto, è evidente che sia marzo il mese della verità per il rinnovo di Insigne. L’impressione è che se non dovesse arrivare, i due manager non resterebbero con le mani in mano in attesa degli eventi. Anche perché il gol del Bernabeu ha davvero messo in vetrina il più bravo dei talenti italiani. 

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