Napoli, tocca a Karnezis col Milan:
Ospina si scalda per la Champions

Napoli, tocca a Karnezis col Milan: Ospina si scalda per la Champions
di Pino Taormina
Martedì 21 Agosto 2018, 10:00
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C'era una volta la dittatura del portiere. Intoccabile, insostituibile. Il Napoli volta pagina: Reina, con Sarri, non ha giocato solo nove volte in tre anni: nove volte su 147 partite disputate dagli azzurri. Compresa Coppa Italia ed Europa League. Per i suoi secondi, da Gabriel a Rafael e Sepe sono state solo panchine infinite. Quest'anno, si sa, cambia tutto: Ancelotti rimette in discusione la sacralità del numero uno. Uno dei suoi maestri, Sacchi, ha la primogenitura dell'alternanza campionato-coppa, con Andrea Pazzagli titolare la domenica, Giovanni Galli il mercoledì in Coppa dei Campioni (stagione 1989-90). Lo stesso piatto che, al Real, proprio Carletto ha cucinato per Diego Lopez (Liga) e Iker Casillas (Champions). E arrivò la Decima. Ecco, ora il Napoli dopo aver inseguito in maniera forsennata il terzo portiere, si ritrova davanti un bel incrocio. Karnezis, dopo gli imbarazzi del precampionato, con la Lazio non ha combinato guai. Nessuna tragedia greca, insomma, ma ora c'è Ospina che arriva dall'Arsenal dove ha collezionato un bel po' di gare europee. E se è qui, qualche garanzia l'avrà avuta. Sennò restava a Londra a fare la bella statuina. Già, perché anche Wenger era uno di quegli allenatori che prediligeva l'alternanza. Il colombiano in Champions e in Europa League da titolare, Cech nella Premier.
 
Cosa dirà Ancelotti ai suoi tre moschettieri? E con il Milan che scelta farà? Finché le cose vanno bene, hanno ragione tutti: sia i fanatici della tirannide, sia i sostenitori della democrazia. Viceversa, quando ci scappano errori gravi comincia il giro delle mozioni: era proprio il caso? È corretto pensare che siano tutti uguali? E nello specifico azzurro: Karnezis dovrà giocare anche con il Milan sabato sera o debutterà Ospina come la logica impone? Una fetta di torta a testa, e via andare. In attesa anche del ritorno di Meret che, sulla carta, resta il titolare visto l'investimento di quasi 25 milioni di euro. Sarà così quando sarà al top, almeno in campionato. Poi Ancelotti deciderà ma l'impressione è che Ospina sarà il portiere europeo. Il colombiano ieri si è allenato a Castel Volturno ed è evidente che è stato al centro delle attenzioni di tutti.

D'altronde, questa situazione non è più un caso isolato. Come se gli allenatori moderni non si fidassero più della dottrina dei loro padri: sostituisci tutti, meno il portiere. De Laurentiis, però, vuole tutelare il più possibile il giovane friulano: non solo perché assai fragile ma anche perché teme che abbia bisogno di avere della spalle ben coperte. E Karnezis qualche imbarazzo lo ha creato nel mese e mezzo di lavoro con la squadra. Da qui la scelta di Ospina.
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