Napoli-Perugia, Elmas è in ombra
e Lozano ha l'argento vivo addosso

Napoli-Perugia, Elmas è in ombra e Lozano ha l'argento vivo addosso
di Bruno Majorano
Mercoledì 15 Gennaio 2020, 07:08
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Visto il momento storico che sta vivendo il Napoli, una vittoria contro il Perugia in Coppa Italia vale oro colato. Anche perché la squadra è viva e pimpante. Anche i nuovi sembrano iniziare a girare, a partire da Lozano, bravo soprattutto nel primo tempo nel tentate sempre la giocata. Capitolo a parte per Insigne, sempre più leader della squadra e non solo per i due rigori trasformati. Ha voglia e colpi per poter contribuire in maniera fattiva alla risalita del Napoli. Bella anche la risposta di Ospina che dopo l’errore fatale contro la Lazio si fa perdonare parando un rigore che divertente avrebbe rimesso in corsa il Perugia. Buono anche l’esordio di Demme che entra con personalità e dimostra di che pasta è fatto.
 
 

OSPINA 7
Osservato speciale. Ma ci mette un attimo a scacciare via le critiche dopo la topica dell’Olimpico. Con un balzo felino, infatti, piomba sul tiro dal dischetto di Iemmello e in un colpo solo si riscatta da sabato sera e tiene imbattuta la porta del Napoli (cosa non del tutto frequente nell’ultimo periodo).


HYSAJ 6
Sta bene. Partita dopo partita ha ritrovato sicurezza nei propri mezzi e allora oltre alla fase difensiva si lascia apprezzare anche per qualche preziosa discesa in avanti. Si trova bene sull’asse di Lozano e cerca spesso la sovrapposizione per andare sul fondo. Punito per un tocco di mano sul quale ha poche colpe.


DI LORENZO 6
Non c’è due senza tre e allora anche contro il Perugia Gattuso lo spedisce al centro della difesa. Con l’oramai famoso spirito di sacrificio che lo contraddistingue, si piazza lì e svolge la pratica. Certo, non gli si può chiedere la scelta di tempo di un centrale navigato, ma si impegna e mette una pezza.


MANOLAS 6,5
Per due volte nel primo tempo stacca in cielo per colpire di testa il pallone e a momenti non lo butta anche dentro. Tra gli attaccanti più pericolosi del Napoli c’è sicuramente lui, che pure in fase difensiva cerca di tenere botta contro le sporadiche incursioni di Iemmello e Falcinelli: l’intesa con Di Lorenzo cresce.


MARIO RUI 6
In costante proiezione offensiva. Da quella parte è un motoperpetuo. Si propone con continuità e mette dentro anche qualche buon pallone che non viene raccolto dai compagni d’attacco. In copertura deve fare ben poco visto che gli avversari non si vedono molto dalle sue parti.


ELMAS 6
Il più in ombra tra i tre di centrocampo. Perché in partite del genere c’è ben poco da coprire e ci vorrebbe maggiore qualità tra le linee, cosa che non è esattamente nelle sue corde. Non per questo demerita, anzi, ci mette impegno e voglia anche se avrebbe potuto farsi vedere di più in avanti.


FABIAN RUIZ 6,5
Senza pressione e contro avversari di livello inferiore è un’altra musica. Gioca tanti palloni e raramente lo fa in maniera sbagliata. Sfiora anche il gol con una bella progressione e tiro dalla distanza, ovvero quello che dovrebbe rappresentare la specialità della casa ma che troppo spesso tiene in soffitta.


ZIELINSKI 6,5
Il centrocampo del Perugia è tenero come il tonno di una nota pubblicità e a lui tocca la parte dell’altrettanto celebre grissino che affonda senza particolare indugi. I suoi strappi sono preziosi per innescare le azioni offensive del Napoli. Gli manca il gol, ma è solo una questione di sfortuna: le qualità ci sono.


LOZANO 6,5
Argento vivo, questa volta sì. Per la prima volta dall’inizio nell’era Gattuso, risponde con una prestazione di personalità: punta spesso l’uomo e cerca tanto il dialogo con i compagni. Su un bel duetto con Llorente si procura anche il rigore poi trasformato da Insigne per il vantaggio degli azzurri.


LLORENTE 5,5
Più centroboa che centravanti. Perché si piazza lì in mezzo al tridente azzurro e cerca di calamitare su di sé tutti i palloni vaganti. Arranca un po’ ma almeno riesce a confezionare qualche buona sponda, vedi quella per il messicano Lozano in occasione del rigore nel primo tempo. Poi nient’altro da segnalare.


INSIGNE 7,5
Vive un momento di grazia. Da capitano vero si è caricato la squadra sulle spalle e finalmente è arrivano anche i gol (seppur dal dischetto). Freddo nella trasformazione dei due rigori, ma è il complesso della sua prestazione a essere incoraggiante a conferma dell’ottimo periodo di forma che sta attraversando.


DEMME 6
Si piazza al centro del centrocampo azzurro e con personalità chiede sempre il pallone tra i piedi per giocarlo rapidamente. Due tocchi e via. Il regista che serviva è arrivato dal Germania. Certo, gli servirà ancora un po’ di tempo per far crescere il feeling con i compagni, ma il senso della posizione non manca.


CALLEJON SV
Al posto di Lozano con caratteristiche molto diverse, perché a differenza del messicano, Josè preferisce giocare più largo e accentrarsi di meno. Tatticamente continua a essere prezioso, ma la benzina oramai è sempre meno e anche negli affondi è meno propositivo del solito: il mezzo turno di riposto gli farà bene.


ALLAN SV
Solo qualche spicciolo di gara giusto per marcare visita. Quel tanto che però gli basta per mordere qualche gamba a centrocampo e tenere lontano i pericoli dall’area di Ospina. Anche per lui, il turno di riposo può rivelarsi decisivo visto il filotto di gare decisive da dove affrontare da qui alla fine del mese.







GATTUSO 7 Le cose facili nel momento difficile. La sua mano si vede soprattutto in questo. Fatta eccezione per Di Lorenzo, messo lì per mancanza di alternative, schiera tutti nei ruoli dove rendono meglio. Finalmente, poi, arriva la vittoria, accompagnata per altro da una prestazione decisamente convincente nonostante l’inferiorità dell’avversario di turno. Se vincere aiuta a vincere, è a buon punto per il futuro.




MASSIMI 5,5 Si perde un rigore su Llorente. Nessun dubbio sul fallo di Nzita su Lozano, poi ha bisogno del richiamo da parte del Var per accorgersi del tocco di mano di Iemmello e concede il secondo penalty. Lunghissimo, poi, il concitato processo per l’assegnazione del rigore al Perugia per il fallo di mano di Hysaj. Paga un pizzico di inesperienza a questi livelli e finisce in bambola totale.







 
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