Napoli, primo ciak di Ancelotti:
per Hamsik il ruolo di regista

Napoli, primo ciak di Ancelotti: per Hamsik il ruolo di regista
di Roberto Ventre
Venerdì 13 Luglio 2018, 10:01
3 Minuti di Lettura
Inviato a Dimaro-Folgarida

Il ruolo che ti allunga la carriera e te la può migliorare. Hamsik regista, l'intuizione di Ancelotti, l'allenatore che s'invento Pirlo play nel Milan. Marek adesso potrà spendere meno energie e sfruttare la sua qualità per far girare al meglio la squadra intorno a sé. Altro che addio, lontane le sirene cinesi, il capitano che ha cominciato la dodicesima stagione in azzurro si rimetterà adesso sempre più al centro del Napoli.

CENTROCAMPO DA RIFARE
Tecnica, esperienza, lucidità tattica, visione di gioco: qualità che ad Hamsik non fanno difetto. E poi la grande umiltà, la voglia sempre di migliorarsi e di non sedersi mai su quanto fatto in precedenza: la notizia l'ha accolta con entusiasmo, ne aveva già parlato al telefono con Ancelotti, qui in ritiro sul campo della frazione Carciato sono cominciate le prove generali. Marek c'è, si nota già che il ruolo è nelle sue corde, ai suoi fianchi si alternano da mezzeali Allan e Rog a destra e Fabian Ruiz e Grassi a sinistra. Tutto comincia a funzionare e andrà affinato nei primi test stagionali, a cominciare da domani contro il Gozzano e poi in quelli più impegnativi fino all'esordio in campionato.

Una nuova sfida, una nuova avventura per l'uomo dei record azzurri, quello che è riuscito a superare re Maradona nel numero di gol segnati e ora insegue il record di presenze di Bruscolotti. Quest'estate a un certo punto era finito in bilico con le tentazioni della Cina ma non se ne è fatto nulla e ha ricominciato la stagione. Un nuovo ruolo, quindi, la possibilità di esaltare le sue doti di palleggio, visto che gioca di destro e sinistro praticamente allo stesso modo e ha la possibilità di verticalizzare o di cambiare gioco per i compagni. Già, perché il calcio di Ancelotti prevede anche questo: il modello per il ruolo è proprio Pirlo arrivato in cima al mondo con l'Italia di Lippi.

LE INDICAZIONI
Ancelotti, cappellino in testa, direttore d'orchestra. Hamsik si abbassa a prendere palla dai difensori centrali e la smista rapidamente. Movimenti e situazioni che dovrà mandare giù a memoria, automatismi da rendere perfetti come lo è stato per il ruolo di mezzala. Movimenti sia in fase difensiva, sia quando c'è da attaccare la profondità: una partecipazione molto attiva in ogni momento. Lo slovacco è diventato il fulcro del gioco, il perno principale: potrà mettere la sua qualità a disposizione della squadra. Ottimizzare le energie, lo spostamento di ruolo presuppone un dispendio minore: Ancelotti lo ha specificato nel giorno della sua presentazione.

LA SCOMMESSA
Hamsik come Pirlo, un'ennesima scommessa da vincere per Ancelotti. Geniale fu l'intuizione nei suoi anni a Milano, Pirlo regista è stata una delle più grandi mosse degli ultimi vent'anni, ruolo perfetto per le sue caratteristiche e che ha esaltato le sue qualità anche nell'Italia. Marek comincia a studiare, il terzo giorno di esercitazioni in ritiro: positivo il primo impatto, si vede che lo slovacco l'ha presa bene e gli piace la nuova mansione perché gli permette di stare al centro del gioco. Cosa ben diversa dal precedente cambio di ruolo a Napoli che non gradì, lo spostamento da trequartista, l'idea di Benitez che lo mise alle spalle della punta nel suo 4-2-3-1. Da playmaker è diverso, la collocazione è più congeniale alle sue qualità, fa parte del suo Dna. E poi Marek è un jolly, uno di quelli che può davvero ricoprire qualsiasi posizione: è una garanzia sotto tutti i punti di vista, con lui va sempre sul sicuro.
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