Napoli, i tifosi contro Sarri:
«Mister sbagli, Higuain tradì»

Napoli, i tifosi contro Sarri: «Mister sbagli, Higuain tradì»
di Gianluca Agata
Sabato 8 Settembre 2018, 08:30
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Al cuor non si comanda perché Sarri è nel cuore dei napoletani, ma le sue parole sull'esonero, sui rapporti con De Laurentiis e sulle motivazioni per le quali si è conclusa la relazione con la società non convincono appieno. E così l'idea è che l'intervista al Mattino abbia un po' diviso la città con il comandante che non è piaciuto completamente nella sua analisi, pur restando immutata la gratitudine per quanto ha fatto sul campo. «Caro Comandante ricorda che spesso il silenzio è d'oro. Ho detto tutto. Good look», scrive tra i commenti all'intervista pubblicata sull'edizione online del Mattino karlin70. MacArthur aggiunge: «Caro Sarri, tu non ti sbilanciavi sul futuro mentre tramavi con altri club. Noi non simpatizziamo di sicuro con il finanziere DeLa, ma il tuo comportamento non è stato di quelli esemplari. Diamo fiducia ad Ancelotti come l'abbiamo data a te tre anni fa: ma di sicuro, ahimè, nessuno raggiungerà il tuo calcio champagne».

Dividono anche le parole di Sarri su Higuain. Davvero, come sostiene Sarri, decise di andare via per colpa del presidente? Napoli Borbonica, sempre sul sito de Il Mattino, non fa sconti. «Higuain è per definizione una l...a. Se è un professionista non ha bisogno del rapporto col presidente, che ricordiamo lo ha sempre pagato puntualmente e lautamente. È andato alla Juve per vincere la Champions e sappiamo come è andata, e adesso come giustifica il passaggio al Milan? Mica per vincere la Champions?». Difende a spada tratta Sarri Michele in una chat su Facebook: «È stato costretto ad andar via perché ADL non vuole vincere. Cosa ha chiesto? Di non vendere i pezzi pregiati e di rafforzare la squadra. Non gli è stato concesso». I tifosi sembrano divisi dopo aver letto l'intervista al Mattino. «Sarebbe servita maggiore chiarezza anche da parte sua».
 
Prova a mettere un po' d'ordine tra i commenti social Franco Porzio, mentore dell'Acquachiara e tra i campioni più fulgidi dello sport napoletano. «Da tifoso - dice il mancino oro a Barcellona 92 - il dispiacere grande è che eravamo su una strada ottima. Sarri, Higuain, la società. Era un percorso per cominciare a vincere. Una situazione idilliaca che poi si è sgretolata. Ma quanto è accaduto lo sanno soltanto loro. Credo che come tutte le cose, però, vadano discusse all'interno. Oggi è inopportuno. Da fumantino com'è Sarri era da troppo tempo in silenzio e si è voluto togliere qualche sassolino. Queste cose non fanno bene al Napoli». Da un campione all'altro, Diego Occhiuzzi, due volte sul podio nella sciabola ai Giochi di Londra 2012 concorda: «Abbiamo perso un maestro di calcio, ma in questa intervista penso che abbia voluto togliersi qualche pietra e poteva evitarlo. Anche parlare di Higuain in quel modo serve solo a spingere la gente contro la presidenza. Quando sappiamo che ai napoletani è il modo con il quale è andato via Higuain che non è piaciuto. Speriamo in Ancelotti e che i giocatori lo seguano». Il gruppo Sarrismo-Gioia e rivoluzione giustifica così il suo addio: «Ha pensato di non farcela, Sarri, a guardarci negli occhi e prometterci di riprovarci un'altra volta, come se niente fosse successo. Ha smesso di sognare, forse, pure lui dopo quella serata di Milano».

Da Torre del Greco arriva l'iniziativa di Alfonso Ascione: fondare un club Chelsea esclusivamente formato da tifosi del Napoli intitolato proprio a Maurizio Sarri cui è stata mandata una lettera per informarlo dell'iniziativa. «Questi tre anni - scrive l'ideatore che nel logo ha messo i simboli di Napoli e Chelsea e il corallo di Torre del Greco - hanno rappresentato un modo per legarci ancora di più alla squadra del cuore. Abbiamo dato lezioni di calcio in tanti stadi, abbiamo portato l'attenzione dei media di tutto il mondo su quello che avveniva al San Paolo, siamo tornati al centro dell'universo-calcio. E il merito, senza nulla togliere alla società e ai calciatori, è stata proprio di Sarri, che da napoletano ha difeso la squadra e la città. E questo lo diciamo con grande amore verso i giocatori e l'allenatore di oggi».
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