Napoli, Reja e Baronio per il rilancio del settore giovani azzurro

Napoli, Reja e Baronio per il rilancio del settore giovani azzurro
di Bruno Majorano
Mercoledì 18 Luglio 2018, 08:47
3 Minuti di Lettura
Inviato a Dimaro-Folgarida

Il cambiamento inizia dalle basi e il Napoli di Carlo Ancelotti non vuole certamente essere diverso dagli altri. Va bene la ricerca di un top player, va bene la voglia di novità, ma prima di tutto è necessario rifondare il percorso di crescita degli azzurri di domani. Il presente è importante, ma è dal futuro che passano le fortune del Napoli che verrà. Per far sì che tutto possa procedere nel verso giusto, allora, Aurelio De Laurentiis ha deciso di puntare sull'usato garantito affidando all'esperienza di Edy Reja la supervisione del settore giovanile azzurro.

A VOLTE RITORNANO
Si tratta di un ritorno (seppur in vesti diverse) per l'ex allenatore azzurro che ha guidato il Napoli dell'era De Laurentiis nel delicato doppio salto carpiato dalla serie C alla serie A (dal 2005 al 2007). Reja affiancherà Gianluca Grava alla guida della scugnizzeria perché il progetto è tale da aver bisogno di due menti lucide e quattro braccia operative. «È vero, sono il primo che ritorna alla corte di De Laurentiis, seppur con mansioni diverse, ma la cosa non mi stupisce perché con il presidente ci siamo lasciati in maniera consensuale e pacifica e non ha mai negato di aver sempre lasciato una porta aperta per un mio ritorno». È stato chiamato per rifondare un settore giovanile sul quale il Napoli intende puntare per davvero: dal progetto tecnico alle strutture.

NON SOLO PRIMAVERA
«Conto di essere a Napoli nella prossima settimana per studiare bene quelle che sono le cose da fare approfittando del raduno della Primavera che poi partirà per il ritiro». Ma dalle parole di Edy Reja si percepisce molto bene la volontà di avere un respiro più ampio e di non concentrarsi solo sulla squadra dei più grandi. «Il nostro obiettivo è quello di far crescere tutto il settore giovanile, perché meritano attenzione anche i più piccoli».

 

Intanto il primo passo si chiama allenatore. Chiuso il capitolo Beoni, andato via dopo l'addio di Sarri, il Napoli ha ristretto il cerchio della scelta sugli uomini di fiducia di Reja. «In lizza c'erano tre profili a me tutti ben noti: Bollini, Viviani e Baronio e questo dovrebbe essere il nome definitivo per la guida della Primavera». Non certo una scelta a caso, perché Reja vuole circondari di persone che conosce bene dopo anni di lavoro condiviso. «Bollini e Viviani hanno fatto parte del mio staff quando ero allenatore alla Lazio e al Napoli, mentre Baronio è stato un mio giocatore prima al Brescia e poi alla Lazio». A proposito dell'uomo che guiderà i ragazzi del Napoli di domani. «Nel mio Brescia aveva appena 18 anni e giocava a centrocampo con Pirlo».
I GIOVANI NEL DESTINO
E dal Brescia arriverà a Napoli. Dopo le esperienze alla guida delle squadre giovanili della Nazionale (l'Under 18 e l'Under 19, da vice e poi da primo allenatore), Roberto Baronio si è messo alla prova dirigendo nella scorsa stagione la Primavera del Brescia, una squadra che conosce bene. È proprio in quel settore giovanile che ha iniziato la sua carriera da centrocampista, una carriera che lo ha portato a vestire maglie prestigiose come quelle della Nazionale Under 21 con la quale ha vinto anche l'Europeo di categoria del 2000 da titolare. Dal campo alla panchina ed è pronto ad avviare la sua nuova avventura, sotto la guida spirituale di Edy Reja, tornato a Napoli con la precisa missione di rilanciare (in tandem con Grava) il settore giovanile per trasformarlo da nota dolente a fiore all'occhiello del club azzurro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA