«Napoli, serve anche Meret:
da prendere e valorizzare»

«Napoli, serve anche Meret: da prendere e valorizzare»
di Bruno Majorano
Venerdì 22 Giugno 2018, 10:16
3 Minuti di Lettura
Con Luca Marchegiani, la porta era in mani sicure. Tra scudetto e coppe conquistate con le maglie di Torino e Lazio ha collezionato anche tante presenze con la Nazionale. Oggi, osserva il calcio da opinionista per Sky Sport, e nel tempo libero fa il papà di Gabriele, portiere anche lui e negli ultimi due anni cresciuto alle spalle di Alex Meret, uno dei nomi più spesso accostati alla porta del Napoli per il ruolo di erede di Reina.

Lei che lo ha seguito da vicino, cosa pensa di Meret?
«È un portiere molto bravo, non a caso titolare della Nazionale Under 21».

E soprattutto è giovane.
«Non è detto che questo sia un difetto».

Ovvero?
«Ha bisogno di un po' di pazienza e va anche aspettato, però sono sicuro che i frutti si vedranno perché è uno dei più interessanti che ci sono nel nostro panorama. Se un club grande come il Napoli dovesse investire su un giovane, farebbe benissimo a farlo su uno come lui».

Come lo vedrebbe in azzurro?
«Se vogliono partire per vincere il campionato subito è chiaro che ha bisogno che in tutti i ruoli ci siano già delle certezze».

Altrimenti?
«Se con Ancelotti si vuole aprire un nuovo ciclo e magari l'obiettivo dello scudetto non è immediato ma a media scadenza, allora a questo punto credo che Meret potrebbe essere il portiere ideale del Napoli per i prossimi 15 anni. Non ho nessun dubbio dal punto di vista delle qualità perché sono tante».

Si spieghi.
«Meret è un portiere completo: copre molto bene la porta, ha una scuola di base di alto livello ed è tranquillo, nel senso che gestisce bene le situazioni».

Difetti?
«Si deve strutturare sotto l'aspetto fisico e del peso nella squadra».

Cioè?
«Parlo della personalità. Il Napoli aveva Reina che è tra i migliori al mondo sotto questo punto di vista. E non si può pretendere questo da Meret, bisogna dargli il tempo di sviluppare queste caratteristiche».

Lei che tipo di portiere consiglierebbe al Napoli?
«Bisogna prendere un profilo di qualità e di prospettiva, senza pretendere da subito un giocatore dell'esperienza di Reina».

Un nome?
«Tra i portieri italiani quello più pronto per carattere e personalità è Perin, ma l'ha preso già la Juve».

 

E Meret?
«Magari. Mi piacerebbe che il Napoli prendesse un portiere italiano perché anche per la Nazionale sarebbe importante che squadre di primo livello dessero spazio a portieri italiani».
Quindi, nel caso potrebbe andare anche Sirigu.
«Il suo è un altro prospetto che mi piace molto. Non rischi nulla perché sai quello che ti può dare, ma è per l'immediato. È una scelta diversa rispetto a Meret».
Perché?
«È pronto, ed è un'ottima scelta. Non devi aspettare nessuna partita per sapere com'è perché ha fatto una grande stagione nel Torino e meriterebbe questa grande occasione».
Andiamo all'estero: Areola?
«È un portiere bravo e ha dalla sua l'esperienza internazionale accumulata con Psg e Villarreal. Rispetto a Meret, ha ovviamente più trascorsi. Tecnicamente non è meglio dell'italiano ma Ancelotti lo conosce bene dai tempi del Psg».
Dal Mondiale si parla di Ochoa.
«Personalmente non mi piace, così come non mi piaceva 4 anni fa in Brasile: è troppo piccolo»
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