San Paolo, De Laurentiis avverte:
«Voglio lo stadio per cento anni»

San Paolo, De Laurentiis avverte: «Voglio lo stadio per cento anni»
di Luigi Roano
Martedì 16 Ottobre 2018, 11:00
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La gestione del San Paolo e il rapporto con la società di patron Aurelio De Laurentiis passa al Consiglio comunale per volontà unanime dell'Assemblea cittadina. Una volontà chiara che conduce diritto a chiudere una querelle che dura da tre anni. «Il Comune non può essere nemico del Calcio Napoli e viceversa, bisogna trovare un accordo» dice il presidente della commissione sport Carmine Sgambati. E non è un caso dunque che il Consiglio si sia espresso all'unanimità. Dall'altra parte, patron Aurelio De Laurentiis ha formalizzato con una Pec la sua volontà di arrivare alla firma di un accordo - complesso per le pendenze di tre anni non risolte tra le parti - ma anche quella di volere una gestione lunga dell'impianto: il presidente della SSC Napoli ha parlato di una convenzione di 100 anni, un secolo. Le bozze che circolavano ieri in Consiglio comunale riflettevano invece grande prudenza, l'Amministrazione si limita a ipotizzare una convenzione di 5 anni a partire dalla prossima stagione agonistica. Non proprio un dettaglio.

L'unica cosa certa è che essendo lo stadio oggetto di massicci lavori in vista delle Universiadi di luglio 2019, tutto quello che si può fare in queste settimane è chiudere l'annoso contenzioso che va dal 2015 a oggi. Vale a dire che si deve trovate un doppio accordo dove ballano molti milioni. E nelle bozze effettivamente è rilevata «la necessità del riconoscimento delle spese sostenute dalla SSC Napoli come ad esempio la manutenzione del terreno di gioco». Ma non solo, perché De Laurentiis ritiene che dal Comune deve incassare almeno altri 4,3 milioni per altri lavori svolti nella struttura come l'installazione dei tornelli. Il Comune da parte sua sarebbe pronto a decurtare queste somme dai canoni che la Società dovrebbe versare ancora nelle casse di Palazzo San Giacomo. Chiusa questa partita si potrebbe aprire quella altrettanto importante della convenzione e dunque di una gestione lunga e molto più articolata della struttura di Fuorigrotta.
 
L'assessore allo Sport Ciro Borriello - che ha relazionato lo stato dell'arte al Consiglio - spiega: «Il presidente De Laurentiis ormai è a un bivio e deve necessariamente firmare la vecchia convenzione che risolve tutte le partite economiche e poi è affidato all'Aula un ragionamento politico sulla gestione futura dello stadio». Borriello sottolinea «un riavvicinamento tra le parti come avevamo auspicato. La posizione della giunta de Magistris - insiste - è lavorare per affidare una gestione pluriennale. Non è possibile andare avanti di volta in volta o con una gestione annuale. Ora ci sono i cantieri ma dal prossimo anno bisogna pensare a una gestione diversa. Se la società sportiva si fa avanti noi ci siamo. Noi vogliamo migliorare il San Paolo, offrire uno stadio al Calcio Napoli e vogliamo che l'impianto sia utilizzato anche durante la settimana».

Ampia apertura verso le attese del patron che subito rilancia: «C'è un passaggio intermedio per lo stadio, che è l'Universiade, ora daremo una continuità ai lavori, in questa occasione verranno fatti interventi grazie alla Regione che altrimenti non ci sarebbero stati. Il negoziato con il Comune va avanti. Vediamo se lo si vuole assegnare al Calcio Napoli per i prossimi 100 anni oppure se si vuole fare una momentanea lunga concessione così come c'è stata già in precedenza. Stiamo in contatto continuo con il capo di gabinetto Attilio Auricchio e l'assessore, vediamo come andare avanti. Intanto faccio parte del comitato per le Universiadi e vigilerò sui lavori».

Come si diceva, esiste già un canovaccio sul quale lavorare per l'intesa. Si legge nella bozza che «in merito all'utilizzo complessivo che non prevede - allo stato - una totale gestione esclusiva da parte del Calcio Napoli, va ribadita la volontà del Comune di garantire, per la parti non coinvolte da una gestione esclusiva la fruizione della pratica sportiva di altre discipline». Dunque non c'è chiusura su una convenzione lunghissima, anzi. È precisato che «allo stato» le cose stanno diversamente, ma poiché si deve firmare una convenzione ex novo tutto può succedere. Così il Comune ha messo per iscritto che nel nuovo patto la Società deve farsi carico «delle spese del personale della polizia locale» quando ci sono le partite. Nella sostanza pagare ai vigili urbani lo straordinario. Il patron dal canto suo con una concessione lunghissima potrebbe investire sullo stadio in maniera massiccia. Certo è che De Laurentiis non ha mai abbandonato l'idea di togliere la pista di atletica per avvicinare gli spalti al terreno di gioco.

Dunque, all'unanimità il Consiglio si è espresso perché si chiuda la partita con De Laurentiis, operazione da fare nell'ambito degli eletti del popolo, a breve partirà anche un invito per il patron. Non mancano posizioni diverse. Per esempio per Stanislao Lanzotti di Forza Italia è riuscito a portare in Commissione un ordine del giorno per discutere addirittura della dismissione del San paolo al patron. Mentre il Pd con Federico Arienzo chiede «una convenzione» full inclusiva di tutte le spese a cariche della Società così «da avere certezze sul canone da incassare».
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