Un po' del San Paolo a casa:
a ruba nelle curve i vecchi sediolini

Un po' del San Paolo a casa: a ruba nelle curve i vecchi sediolini
di Gennaro Arpaia
Martedì 7 Maggio 2019, 11:00 - Ultimo agg. 19:44
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Trent'anni a guardia di una fede. Chissà se, quando sono stati installati prima dei Mondiali del 1990, i sediolini del San Paolo già immaginavano tutto quello che avrebbero visto. Vittorie, sconfitte, gioie e dolori, uno scudetto conquistato e un altro appena sfiorato. Soprattutto la morte (sportiva) ed una rinascita che ha portato fino a Napoli-Cagliari, con 16mila spettatori sotto la pioggia inclemente di una primavera che non vuole saperne di arrivare. Il Napoli la ribalta al fotofinish, centra il secondo posto in classifica e chiude, di fatto, la sua stagione, ma nella testa dei tifosi un ricordo da portare avanti c'è.
 
In tanti, al fischio finale, strappano con forza dalle due Curve i sediolini ancora presenti, sotto gli occhi quasi sbigottiti di altri tifosi e di turisti stranieri presenti allo stadio. Il motivo è facile: a breve saranno cambiati e allora tanto vale portare a casa con sé il pezzo di un passato che non tornerà. Il rosso sbiadito dell'impianto di Fuorigrotta tra qualche settimana sarà solo un vecchio ricordo, sostituito in vista delle Universiadi dall'azzurro che più si avvicina ai colori amati dai tifosi. Ma quei sediolini, per anni al centro di dispute e veleni, già sembrano mancare. Larghi tratti delle due Curve sono stati spogliati prima dei lavori ufficiali e poi da quelli che hanno lasciato il San Paolo domenica sera con mezzo sorriso e un sediolino sotto il braccio: pochi sono stati fermati dagli steward più attenti, tanti altri l'hanno fatta franca ed ora potranno conservare nella teca di famiglia il sediolino che ha visto Maradona, la serie C e le notti di Champions.

Già da diverse settimane i tifosi in rete e sui social avevano chiesto a più riprese la possibilità di acquistare regolarmente quello che è a oggi un cimelio storico (come era accaduto in altri stadi europei e anche a Bergamo in occasione dell'ultima gara dell'Atalanta nello stadio Azzurri d'Italia), ma dalla società non è stata avanzata alcuna proposta. Anzi, molti dei sediolini già portati via dai settori inferiori per la prima parte dei lavori di sostituzione sono stati destinati al riciclo in altre strutture della Regione.

Su quanto è avvenuto domenica sera al San Paolo, al termine della gara contro il Cagliari, duro il commento del consigliere campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: «C'è da domandarsi come hanno fatto a entrare con cacciaviti e altre chiavi. Non ci risulta che abbiano chiesto alcuna autorizzazione e li hanno smontati in modo frettoloso. Nello specifico questa scena è avvenuta nel settore Curva B superiore. Al di là dell'azione discutibile sicuramente è da segnalare il problema in previsione dell'ultima gara stagionale contro l'Inter durante la quale alcune persone potrebbero ritrovarsi senza sedie pur avendo pagato il biglietto. A nostro avviso l'appropriazione dei sediolini poteva essere chiesta e ottenuta tranquillamente rivolgendosi al Comune e al Calcio Napoli invece di prenderli in modo incivile. Inoltre si potevano fare delle aste di beneficenza rivendendo i sediolini in questione. Quello che non accettiamo è che siano stati smontati in questo modo».
 
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