Sarri porta il Napoli in ritiro:
«Non molliamo di un centimetro»

Sarri porta il Napoli in ritiro: «Non molliamo di un centimetro»
di Roberto Ventre
Mercoledì 18 Aprile 2018, 07:00
4 Minuti di Lettura
La spinta dei 40mila del San Paolo al Napoli nella partita da non fallire per tenere viva la corsa scudetto in vista dello scontro diretto di domenica a Torino contro la Juventus. E la spinta di Milik, titolare dopo sette mesi, la carta che Sarri stavolta intende giocarsi dal primo minuto per sfondare il bunker Udinese. Il polacco sta bene, si è ripreso alla grande dall'operazione al legamento crociato che l'ha tenuto fuori per cinque mesi: al Meazza contro il Milan ha avuto la grande chance in pieno recupero ma si è imbattuto in un Donnarumma super.

Novità Milik. Sarà lui il centravanti, Mertens parte dalla panchina: il belga stanco e diffidato, con il rischio in caso di giallo di saltare la Juventus, potrebbe entrare in corso d'opera visto che Milik ha poco più di un'ora nelle gambe (ma il tecnico toscano potrebbe anche pensare a cambi diversi con lo spostamento di Callejon centravanti). L'arma in più per questo finale di stagione, un attaccante con caratteristiche diverse rispetto a tutti quanti gli altri azzurri che potrà consentire di variare il copione classico palla a terra con i cross dal fondo. Il Napoli troverà infatti un avversario chiuso che si affiderà alle ripartenze: l'Udinese è in una serie nera di nove sconfitte consecutive e Oddo rischia la panchina nel caso di altro risultato negativo. Gli azzurri nelle ultime due partite al San Paolo hanno fatto una grande fatica a piegare Genoa e Chievo Verona e ci sono riusciti soltanto nel finale: contro i rossoblù è stato decisivo un colpo di testa di Albiol, contro la squadra di Maran il break vincente è scattato proprio con il colpo di testa di Milik prima del 2-1 in pieno recupero di Diawara.
 
Squadra da ieri in ritiro a Castel Volturno dopo l'allenamento pomeridiano di rifinitura: massima concentrazione già dal giorno della vigilia con la scelta di Sarri di far stare tutti quanti insieme anche se il match contro l'Udinese è in programma di sera: con il gruppo ci sono anche lo squalificato Koulibaly e il giovane attaccante brasiliano Leandrinho. Stamattina l'ultima sgambatura e le consuete prove sui calci piazzati in fase di attacco e difensiva, le esercitazioni da palla inattiva (il Napoli quest'anno è migliorato moltissimo proprio nella percentuale realizzativa da calcio d'angolo), il tecnico prenderà le ultime decisioni sulla formazione da opporre all'Udinese.

Sarri cambierà quattro pedine rispetto a Milano. In difesa rientra Mario Rui dalla squalifica e Hysaj tornerà nel suo ruolo naturale a destra con Maggio che scivola in panchina. I due terzini dovranno dare il loro contributo, oltre che nelle chiusure difensive, anche nella spinta sulle fasce per i cross a Milik. Al posto di Koulibaly è ballottaggio tra Chiriches e Tonelli con il rumeno stavolta favorito, anche perché Oddo non avrà a disposizione un centravanti rapido come Lasagna e si affiderà a una prima punta di peso come Perica. Un cambio in vista anche a centrocampo: Zielinski è in rampa di lancio e dovrebbe subentrare ad Allan, apparso giù di corda contro il Milan. Un reparto tecnico con il polacco titolare insieme ad Hamsik, confermato da mezzala sinistra: la formula ideale per far girare la palla più rapidamente e superare così il meccanismo difensivo dell'Udinese. Jorginho resta favorito da playmaker, anche perché è stato già fermo per squalifica contro il Chievo e per ritrovare la migliore condizione ha bisogno di giocare e poi perché in una partita dove ci sarà da palleggiare è importante la sua qualità a centrocampo.
Tabù primo tempo. Il Napoli l'ultimo gol nei primi 45 minuti l'ha segnato contro la Roma con Insigne, partita poi persa 4-2 e che di fatto aprì il periodo di difficoltà del Napoli. Nelle successive cinque partite gli azzurri hanno segnato quattro gol, tutti nella ripresa: quelli di Albiol al Genoa e di Milik e Diawara al Chievo Verona e di Callejon al Sassuolo. La squadra di Sarri, quindi, nell'ultimo mese e mezzo ha trovato difficoltà a sbloccare il risultato nel primo tempo, facendo poi una fatica doppia contro squadra chiuse per trovare il gol. Stasera contro l'Udinese si proverà ad andare avanti il prima possibile per poter poi provare a colpire in ripartenza con gli spazi più larghi a disposizione.

Insigne è stato tra i più vivaci contro il Milan, anche se non è riuscito a sbloccarsi in fase realizzativa. Il napoletano cerca il gol, ne ha segnati soltanto sette in campionato ed è sensibilmente indietro rispetto alla scorsa stagione quando chiuse a 18 reti. Il suo contributo è stato più rilevante in termini di assist, uno delizioso di tacco lo ha regalato a Milano a Mertens che si è fatto respingere la conclusione da Donnarumma. Contro l'Udinese proverà a lasciare il segno con una rete che gli manca da un mese e mezzo: al San Paolo nel match con il Chievo fu fischiato e rispose con un gesto di stizza. Poi confezionò l'assist decisivo per l'1-1 di Milik e già alla ripresa degli allenamenti avvertì l'affetto dei tifosi con uno striscione d'incitamento a Castel Volturno. Stasera sentirà l'abbraccio dello stadio e darà la carica per una vittoria importantissima alla vigilia del big match con la Juve.
© RIPRODUZIONE RISERVATA