Napoli, prima vittoria e polemiche:
«Addio 2018, che vergogna la A»

Napoli, prima vittoria e polemiche: «Addio 2018, che vergogna la A»
di Delia Paciello
Domenica 30 Dicembre 2018, 15:58 - Ultimo agg. 24 Marzo, 12:49
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Magari il Napoli non avrà chiuso il 2018 con il botto, ma certamente con tanti buoni propositi. I 3 punti contro il Bologna sono stati messi in saccoccia nonostante le difficoltà, e gli azzurri hanno salutato il pubblico del San Paolo fra sogni e promesse: non sarà di certo la tanto chiacchierata partita allo Stadium a condizionare Ancelotti e i suoi ragazzi, non questa volta almeno. E neanche Mazzoleni e i suoi cartellini. Quest’anno si continuerà a testa alta e senza più distrazioni, quelle che ci sono state in abbondanza nelle ultime partite, tanto che ultimamente i tifosi si mostravano alquanto preoccupati: «Non riconosco più il mio Napoli», era la voce che rimbombava sul web. Certo la prestazione della squadra contro i rossoblù non ha rassicurato il pubblico, ma ha comunque lasciato invariata la classifica in attesa del girone di ritorno. E la sosta stavolta capita a pennello: qualche giorno di relax per recuperare le energie. Perché il tour de force fino all’esclusione dalla Champions non è stato ancora riassorbito, e nonostante una serie di partite giocate a basso consumo energetico con avversari sulla carta abbordabili non sono mancate le insidie. Neanche a Natale c’è stato il riposo, anzi massima concentrazione nella fredda e grigia atmosfera milanese e quel pranzo di Santo Stefano mal digerito dai napoletani. Ma il San Paolo ha salvato quanto meno gli umori e il cenone di Capodanno: «La vittoria era d’obbligo, non preoccupiamoci della Juve che vince con gli aiutini: loro fanno un campionato a parte, continuiamo a fare il nostro lavoro a testa alta», è la voce dei tifosi.

E poi era la partita del riscatto contro le ingiustizie di San Siro: «Siamo tutti Koulibaly» per ricordare il no al razzismo e a quei cori beceri nell’amara partita coi nerazzurri, sperando che nel 2019 lo sport regali valori quali correttezza e rispetto. E al campione nero sono dedicate le frasi d’affetto dei napoletani: «Sei un grande uomo e un grande calciatore», «Tu hai fatto gol nella vita, in campo e nei nostri cuori», «Ci hai regalato emozioni immense, grazie e lottiamo insieme a te contro le ingiustizie e l’ignoranza».

Fra emozioni e uno stadio unito all’insegna dell’uguaglianza e della sete di giustizia si è salutato il vecchio anno con la doppietta di Milik: il centravanti polacco si è portato a 10 gol in stagione, seguito dal collega belga che nonostante gli alti e bassi è ora a quota 8 dopo quel tiro da fuori area che ha salvato il match: «Ciro, ti rivogliamo così l’anno prossimo», «Sì o mast, Dries. Si è riaperto il campionato se torni anche tu con la tua carica», «Ora recupera le energie mentali, il 2019 deve portare il tuo nome», si legge sotto i profili social di Mertens.
 
 

Non sono mancate tuttavia le critiche, soprattutto per la difesa che ha risentito troppo dell’assenza di Koulibaly:«Non avremmo subito tanti gol con K2 in campo». Per alcuni invece erano tutti un po’ fuori forma: «Mister, ma se i giocatori volevano camminare per digerire o’magnà di questi giorni la prossima volta portali a via Toledo, non allo stadio San Paolo», ha ironizzato qualche super tifoso.

E mentre in Serie A anche il Milan è tornato al successo con la rete del Pipita scoppiato in lacrime per essersi finalmente sbloccato, e la Juve che secondo il web ha messo in tasca altri punti con un rigore dubbio a Ronaldo e l’aiutino del Var, in tanti chiedono che il calcio ritorni ad essere bello, senza più polemiche o troppa influenza di poteri esterni al campo: «È morto il calcio, ne danno il gioioso annuncio Mazzoleni e Valeri. I funerali si terranno nella sala Var, si dispensa da rigori e fuorigioco», è il manifesto affisso nelle piazze virtuali. E alcuni fanno notare: «Ronaldo protesta, più volte tira a gioco fermo dopo un offside, scalcia la palla dopo aver segnato il rigore, l’altra volta derise il portiere del Toro… eppure mai ammonito! In Europa subito espulso: il calcio italiano è una vergogna». In tanti sperano che con il 2018 si salutino anche queste polemiche. Ma forse è solo un’utopia. Eppure ai napoletani piace sognare: «Napoli, sii più forte delle ingiustizie. Regalaci altre emozioni nel 2019».
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